marcia indietro sul canalone?
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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 30 agosto 2002 * "Gazzetta"
La
«perfetta» spaccatura fra maggioranza e opposizione determina una nuova
Assemblea
La decisione è scaturita ieri sera, al termine di una giornata politica «movimentata», durante la quale si è registrata anche una manifestazione pacifica sul piazzale del municipio da parte dell'opposizione e di diversi rappresentanti del «Comitato contro il canalone». Gli ultimi sviluppi si sono determinati dopo il consiglio comunale dell'altra sera, convocato per discutere 23 osservazioni sottoscritte da 470 cittadini contro il progetto approvato nelle scorse settimane. Nella circostanza, completato l'esame delle osservazioni, si è verificata, dunque, una votazione finale «a sorpresa». Otto consiglieri di maggioranza hanno votato a favore e otto di minoranza contro. Questa «perfetta parità» ha reso necessario una nuova convocazione straordinaria del consiglio comunale. Da ciò sono derivate le vicende politiche di ieri che si sono concluse con un incontro fra il sindaco di centrodestra Roberto Carlà e una rappresentanza dei manifestanti. «Durante l'incontro - dice il primo cittadino - c'è stata la massima disponibilità reciproca. Se in qualche modo il progetto del canalone non può rispondere alle esigenze della cittadinanza, noi accettiamo di sederci intorno ad un tavolo per rivederlo a condizione, però, che sia l'intero consiglio comunale ad attivarsi per richiedere alla Regione una proroga dei termini. C'è il rischio di perdere i finanziamenti e noi vogliamo che l'opera si realizzi nell'interesse della collettività. Per questo - conclude Carlà - si terrà una riunione dei capigruppo prima del consiglio comunale di questa sera». La proposta è stata accolta positivamente da Alessandro Aprile e da Mario Aprile (rappresentanti dell'opposizione) e da Francesco Mattia del comitato contro il canalone. Alleanza nazionale, intanto, alla luce
delle ultime vicende, fa sapere di ritenere «necessario il mantenimento
del finanziamento», ma considera «opportuna, a questo punto, l'apertura
del dialogo con la popolazione al fine di cercare una soluzione
progettuale unitaria, anche alternativa, che possa eliminare il grave
rischio idrogeologico del territorio». |