Circonvallazione: una "patata bollente"

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dalla  Gazzetta del Mezzogiorno, del 23 maggio 2001

L'assessore Catamo:
«Stabiliremo il da farsi tutti insieme, maggioranza e opposizione»

La Provincia indica tre ipotesi per superare l'ostacolo della cava

«Sarà il Consiglio comunale di Veglie compatto a decidere il da farsi sulla circonvallazione». Lorenzo Catamo, assessore al Contenzioso non ha dubbi. «Di certo - precisa - non saremo noi a togliere la castagne dal fuoco alla Provincia. Se vuole cambiare il tracciato della circonvallazione ce lo deve dire chiaramente e deve assumersi le sue responsabilità».

 Queste parole, pronunciate anche a nome dell'Amministrazione, dimostrano quanto intricata sia la vicenda della circonvallazione di Veglie che per essere completamente realizzata deve superare lo «scoglio» della cava della ditta Panarese che si trova proprio sul tracciato. Un problema su cui si dovrà pronunciare il Consiglio comunale entro il 31 maggio per dare la possibilità alla stessa Provincia di rispettare i tempi previsti e poter accedere ai fondi comunitari con i quali la strada è stata finanziata. La questione è già stata oggetto di discussione alla conferenza dei capigruppo consiliari che si è tenuta lunedì scorso, senza però che si sia arrivati ad una conclusione tranne che, qualsiasi essa sia la decisione, sarà presa da tutta l'Assemblea, maggioranza e opposizione. E per mettere il Consiglio nella condizione di poter decidere con cognizione di causa ha deciso di acquisire dei pareri legali e tecnici sulla questione.

In verità la Conferenza dei servizi convocata dalla Provincia nella seduta del nove maggio ha dato al Comune la possibilità di scegliere fra tre ipotesi. Quella di mantenere il tracciato originario, con qualche modifica tecnica, ma - dice la Provincia - ci costerebbe troppo e non è di immediata realizzazione. L'altra ipotesi, quella che la Provincia privilegia, è una variante del tracciato che fiancheggi la cava su un lato. Questa soluzione - è scritto nel verbale della Conferenza dei Servizi - sarebbe «rapidamente realizzabile con somme contenute rispetto ad uno scavalco della cava». La terza ipotesi, fornita al Comune, è il passaggio della circonvallazione dentro il perimetro urbano.

Il fatto che la Provincia abbia «scaricato» sul Consiglio comunale vegliese la responsabilità della scelta non è piaciuta molto. Sopratutto all'attuale maggioranza che con le parole dell'assessore Catamo fa capire chiaramente che, in questa vicenda, non farà la «spalla» alla Provincia. Di mezzo c'è una sentenza del Consiglio di Stato che consente l'attraversamento della cava e complica notevolmente la possibilità di prendere una decisione serenamente.

Il gruppo di opposizione «Insieme per Veglie», da parte sua, è l'unico ad avere sulla vicenda le idee chiare. Vuole, infatti, e lo ha ribadito in più occasioni, che si rispetti la decisione del Consiglio di Stato, a cui, lo ricordiamo aveva fatto ricorso la stessa Provincia per espropriare quel tratto di cava, e quindi si rispetti il tracciato originario.

Insomma, la circonvallazione si sta rivelando una «patata bollente» difficile da pelare. La conferenza dei capigruppo consiliare di Veglie, comunque, tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, prima del Consiglio comunale, per cercare, alla luce dei pareri tecnici e legali, di trovare una posizione unanime da proporre alla Provincia.