impianto di rifiuti speciali... 

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 04 settembre 2002 * "Gazzetta"

 

Giovedì prossimo la conferenza di servizi a cui parteciperanno anche Trepuzzi, Surbo e Squinzano
Torna la discarica a «Masseria Ghetta»
In vista un impianto per rifiuti speciali da un milione di metri cubi
Il 31 ottobre del 2000 il primo «no» dai Consigli dei tre Comuni

La Biotecneco torna alla carica per la costruzione della discarica nella cava Trio sulla Squinzano Casalabate in località «Masseria Ghetta». Infatti, giovedì prossimo 10 ottobre ci sarà una conferenza di servizi per discutere appunto il progetto presentato dalla società barese e dalla Oronzo Trio e figli.
Come si ricorderà già due anni fa la richiesta della società barese sollevò un vespaio di polemiche, tanto che i tre comuni interessati per la vicinanza all'impianto Trepuzzi, Surbo e Squinzano, si riunirono in una seduta comune a Squinzano per bocciare senza mezzi termini l'idea di realizzare un impianto per lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi nella cava. Peraltro il dirigente regionale del settore ecologia nel dare parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale aveva posto una serie di condizioni che davano da sole l'idea della pericolosità dell'impianto che si stava per realizzare. Inoltre in un documento approvato dalla Provincia di Lecce si sosteneva che non era possibile costruire discariche in quelle cave che avessero sistemi di faglie che non consentivano la stabilità delle pareti. E, proprio in quella cava, fu documentato attraverso delle foto, dei sistemi di faglie.
Ora che le competenze in materia di ambiente sono passate alle Provincie, la Biotecneco è tornata a chiedere alla Provincia di Lecce il nulla osta per realizzare la discarica da un milione di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi. Il progetto presentato all'ufficio Ambiente di Palazzo dei Celestini, però, è stato modificato rispetto a quello originario. L'impressione, infatti, è che si sia fatto tesoro delle numerose critiche piovute sul progetto originario.
Tuttavia la richiesta della Biotecneco e della Oronzo Trio e Figli ha creato molto allarme nei Comuni interessati. In questi giorni, infatti, è iniziato lo studio degli elaborati inviati dalle due società per cercare di capire quale posizione assumere nella conferenza dei servizi e sopratutto se il progetto è compatibile con l'ambiente e con gli investimenti nel settore turistico che sono stati avviati in quella zona. Peraltro a poche centinaia di metri da quell'impianto vi è quello della Biosud, l'inceneritore di medicinali scaduti e altri rifiuti di questo genere, che proprio qualche tempo fa ha ottenuto il potenziamento degli impianti e della capacità di smaltimento.