Sabato passa all'opposizione

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 27 febbraio 2002 * "Gazzetta"

 

Torna a riunirsi alle 15,30 l'Assemblea cittadina
 Sabato passa all'opposizione
Spagnolo e Vetrano restano in maggioranza

Ultimo atto della crisi amministrativa del centrodestra. Il gruppo consiliare «Cristiani democratici per le libertà» si è spaccato.
L'ex vice sindaco Oronzo Sabato è passato all'opposizione, mentre l'assessore Maurizio Spagnolo e il consigliere comunale Salvatore Vetrano hanno confermato l'appoggio alla maggioranza. Lo strappo si è consumato l'altra sera durante una lunga seduta del consiglio comunale, convocato per discutere argomenti di tutt'altra natura. La riunione, che si è protratta fin dopo la mezzanotte, è stata poi sospesa e rinviata ad oggi, alle 15.30.
Dopo il momento iniziale in cui Oronzo Sabato ha chiesto ed ottenuto di parlare prima dell'inizio dei lavori, il consiglio si è soffermato poi, per circa cinque ore, ma senza arrivare a votazione finale, su una controversia con l'ex Saspi che «obbliga» il comune a riconoscere ed approvare una «transazione» per debiti fuori bilancio. Anche la discussione sull'intervento (non previsto) di Sabato è stata rinviata su proposta del presidente del consiglio comunale Valerio Armonico, il quale si è impegnato ad inserire l'argomento, riguardante in generale l'intera vicenda dell'estromissione dalla giunta dell'ex vice sindaco, nell'ordine del giorno di una prossima riunione. Nel suo intervento, durato più di mezz'ora, Oronzo Sabato, dichiarandosi «coerentemente» ormai fuori dalla maggioranza, ha affermato che «è necessario dar conto delle motivazioni» che lo hanno spinto ad assumere l'«inconsueta posizione». Ha, quindi, «contestato» il provvedimento di revoca del sindaco Roberto Carlà «perché non supportato da ragioni reali».
«Rispetto alla vicenda - ha detto Sabato - mi sarei aspettato, da parte dei partiti della maggioranza, un atteggiamento politico diverso, invece c'era l'attesa che si liberassero poltrone perché qualche altro si potesse accomodare».
Rosario  Faggiano