alla sbarra gli uomini della strage

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 7 giugno 2002 * "Gazzetta"

 

Veglie
Chiusa l'inchiesta-bis nata dalle rivelazioni di Vito Di Emidio, il superlatitante pentitosi dopo la cattura
«Alla sbarra gli uomini della strage»
I pm Cataldi e Ciccarese hanno firmato le richieste di rinvio a giudizio
In otto, per reati diversi, rischiano adesso di finire sotto processo


VEGLIE «Mandate sotto processo gli autori della strage di Copertino». Dopo la chiusura delle indagini, l'inchiesta-bis, nata dalle dichiarazioni di Vito Di Emidio, arriverà presto davanti al giudice. I sostituti procuratori Guglielmo Cataldi e Patrizia Ciccarese hanno firmato le richieste di rinvio a giudizio per i presunti componenti del commando che la mattina del 6 dicembre del 99 hanno assaltato due furgoni portavalori della Velialpol. Fu una vera azione di guerra: furono impiegati fucile, pistole e bombe. E per terra rimasero i cadaveri di tre guardie giurate: Rodolfo Patera, Raffaele Arnesano e Luigi Pulli, tutti di Veglie. Altri tre vigilantes (Giuseppe Quarta di Copertino, Giovanni Palma e Flavio Matino entrambi di Veglie) rimasero feriti.
All'assalto, insieme con «Bullone», avrebbero preso parte i due sardi Pierluigi Congiu e Gianluigi De Pau (già condannati all'ergastolo in primo grado), Pasquale Tanisi di Ruffano, Antonio Tarantini di Monteroni, e l'ex primula rossa isolana Marcello Ladu. Ma l'inchiesta riguarda anche un altro assalto, quello messo a segno un mese prima. Fu la prova generale della strage della Grottella e rimasero ferite tre guardie giurate: Andrea Pati, Aldo Nuzzo e Augusto Tarantino. Al primo assalto, avvenuto sulla Leverano-Veglie, avrebbero preso parte oltre ai «soliti» Di Emidio, Ladu e Tarantini, anche Fabio Maggio di Brindisi. La sua mano poca ferma, però, lo avrebbe fatto escludere dal grande colpo.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche Oronzo Campa, 52 anni, di Nociglia. E' accusato di aver fato ospitalità a Di Emidio durante la latitanza, aprendogli le porte della sua abitazione.
La richiesta di rinvio a giudizio non riguarda Marcello Ladu: la sua posizione, per alcune esigenze procedurali, è stata stralciata. Ma non è escluso che, in seguito, possa essere riunificata.