Seduta (del 20 settembre 2001) movimentata 

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segnalato da: Gazzetta del Mezzogiorno, 22 settembre 2001 * "Politica"

 

Seduta movimentata
Il Consiglio comunale discute tre ore senza approvare nulla

Tre ore d'infuocata discussione e neanche un argomento approvato. Il Consiglio comunale dell'altra sera si è concluso così, con la mozione sulla crisi ritirata, un ordine del giorno proposto durante la discussione rigettato e gli altri punti rinviati perché aggiunti e notificati soltanto un giorno prima, senza aver attivato la procedura d'urgenza.
Una «battaglia» politica, dunque, che è stata combattuta dalla maggioranza e dall'opposizione con puntigliosità e a «tutto campo», senza tralasciare alcun aspetto formale e sostanziale delle varie questioni.
La discussione della mozione sulla crisi amministrativa presentata dalla minoranza di centrosinistra è stato il motivo centrale di tutti gli scontri verbali. La maggioranza, soprattutto attraverso gli interventi del sindaco Roberto Carlà, del vice sindaco Oronzo Sabato e dell'assessore Lorenzo Catamo, ha sottolineato l'atteggiamento «puramente strumentale» dell'opposizione che agirebbe soltanto per tentare di provocare spaccature e divisioni all'interno della coalizione di centrodestra.
Il sindaco, in particolare, ha detto che la mozione di «Insieme per Veglie» ha provocato uno «spreco di tempo» perché il «conflitto» fra l'ex assessore ai lavori pubblici Claudio Paladini e il circolo di An è stato nel frattempo risolto.
L'opposizione, invece, dopo aver ritirato la mozione, sostenendo che «la crisi non è stata superata completamente», ha presentato un nuovo ordine del giorno che riprendeva gli ultimi temi della polemica dei giorni scorsi.
In questo documento, che la compagine consiliare di centrosinistra guidata dal capogruppo Alessandro Aprile ha tentato di mettere ai voti, dopo aver richiamato le «dichiarazioni del sindaco alla stampa locale in cui fra l'altro si legge che la giunta può anche continuare a lavorare a sei assessori», veniva chiesto al primo cittadino di mantenere l'attuale composizione numerica della giunta e di rispettare «dopo diciotto mesi di amministrazione, lo statuto che recita: nella composizione della giunta è garantita la presenza dei rappresentanti di entrambi i sessi».
Come detto, quest'ordine del giorno non è stato ritenuto ammissibile dal presidente del consiglio Valerio Armonico perché «in contrasto» con le prerogative che la legge assegna al sindaco. La discussione degli altri sei argomenti previsti, infine, è stata rinviata per un difetto di convocazione rilevato dall'opposizione.

Rosario Faggiano