La strada prima di tutto

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da Gazzetta del Mezzogiorno, del 28 marzo 2001

«Inopportuno parlare di variante al progetto»

VEGLIE - La circonvallazione è di nuovo al centro di un'accesa polemica. Antonio Greco, ex sindaco e attuale consigliere comunale dell'opposizione di centrosinistra, attacca l'assessore provinciale ai lavori pubblici Mario Mangione, il quale, nei giorni scorsi, aveva annunciato di voler trovare una soluzione «concertata» al problema della cava che si trova sul tragitto previsto per la realizzazione dell'opera.
«Preoccupa - dice Greco - la tesi che la circonvallazione si farà solo se si riuscirà a salvaguardare, insieme, il rispetto della legge, la produttività della cava e il tracciato, mediante la concertazione con il territorio (Comune e proprietari), di ogni ipotesi risolutiva. Il metodo è lodevole e condivisibile in sé, ma, per il caso, appare un bluff e le affermazioni dell'assessore destano non poche preoccupazioni». A tal proposito, Greco sostiene che nel passato il Comune ha già fatto tentativi del genere e che pertanto, «ritornare su un'ipotesi di soluzione concertata sarebbe solo una perdita di tempo».
«Su 250 espropri - continua l'ex sindaco - vi sono stati cinque punti critici, compreso quello della cava. Gli altri quattro sono stati risolti con il rispetto del tracciato approvato, secondo legge, nonostante richieste pressanti e situazioni difficili e serie». 

«I fucili sono spianati - avverte Greco - e pochissimi capirebbero questo doppio modo di affrontare gli stessi problemi, se si seguisse l'iter di una variante».
Greco, ricordando poi la sentenza favorevole del Consiglio di Stato e «il problema degli eventuali maggiori costi rispetto al piano economico iniziale dell'opera», aggiunge: «Ma se la Provincia ha avuto ragione in tutto nel contenzioso sulla procedura seguita, non si vede perché il maggior onere finanziario debba costituire un ostacolo alla realizzazione dell'opera secondo il piano previsto. L'assessore Mario Mangione, perciò, dovrebbe sapere bene che la circonvallazione di Veglie si farà solo se verrà rispettata la sentenza del Consiglio di Stato, senza nessuna variante».
«L'Amministrazione provinciale, il presidente Ria e i consiglieri provinciali del collegio, si giocano in questa vicenda - conclude Greco - una fetta non piccola di credibilità».

di Rosario Faggiano