In
dibattito promosso dal centrosinistra sulla sfiducia al presidente del
Consiglio
E' tregua su
Armonico
La vicenda sarà discussa nella
conferenza dei capigruppo
VEGLIE Sancita
una «tregua» dopo l'animato Consiglio comunale di sabato scorso
convocato, su richiesta della minoranza di centrosinistra, per discutere
dell'operato del presidente dell'Assemblea. La riunione, durata circa tre
ore, si è conclusa con il ritiro della proposta di revoca dell'incarico
di presidente del Consiglio a Valerio Armonico, presentata
dall'opposizione.
«Alla maggioranza - dice Alessandro Aprile, consigliere del
centrosinistra - abbiamo evidenziato e documentato le ragioni per cui
sette consiglieri avevano chiesto la revoca del Presidente del Consiglio.
L'obiettivo della minoranza - spiega - era quello di porre l'attenzione
sulle gravi inadempienze, di cui molti della maggioranza non erano a
conoscenza, del presidente Armonico e di segnalare le stesse al Prefetto
di Lecce.
Il risultato - continua - è stato raggiunto ed è andato anche oltre le
aspettative. Il lungo e vivace dibattito ha reso chiara a tutti la
situazione subalterna dell'Istituzione consiliare rispetto ai poteri del
sindaco e alle opinabili valutazioni dei dirigenti degli uffici. Abbiamo
appreso, poi, che anche il Prefetto di Lecce è intervenuto per chiedere
chiarimenti sui fatti segnalati dalla minoranza».
Il dibattito consiliare si è concluso con la decisione, approvata con 18
voti favorevoli, di affrontare e risolvere le varie questioni in sede di
conferenza dei capigruppo.
«Quest'accordo - aggiunge Aprile - è stato proposto dalla maggioranza.
Noi ci siamo dichiarati disponibili perché vi è l'impegno di adeguare il
Regolamento per il funzionamento dell'Assemblea al nuovo ruolo che la
legge assegna a tale organismo. Secondo noi, peraltro, in un paese piccolo
come Veglie, il presidente del consiglio, come figura istituzionale, è
inutile. Una più tempestiva presa di coscienza, da parte della
maggioranza di centrodestra, della necessità di risolvere i problemi
istituzionali posti dall'opposizione - conclude - avrebbe consentito di
dedicare ai tanti problemi del paese più ampie risorse umane e
finanziarie».
Rosario Faggiano
|