Comunicato stampa sulla circonvallazione
stampa - torna - chiudi... |
|
da: Antonio Greco, 13 novembre 2001 * "Politica"
Alla Gazzetta del Mezzogiorno
all’attenzione di Maurizio Rampino
L’otto novembre 2001 davanti al TAR di Lecce si è discusso sulla richiesta di sospensiva dei provvedimenti con i quali la Provincia di Lecce ha realizzato la circonvallazione del Comune di Veglie avanzata dalla Ditta Panarese. La sospensiva non è stata ottenuta. I lavori per costruire 7 km di circonvallazione sono finiti. Mancano solo 100 metri per scavalcare la cava di proprietà Panarese. Il 20 luglio, l’avvocato Sticchi Damiani per conto della ditta aveva formulato una diffida alla Provincia di Lecce e al Comune di Veglie al fine di impedire l’accesso della ditta appaltatrice dei lavori nella sua proprietà; l’8 ottobre la ditta Panarese, con lo stesso legale, aveva fatto ricorso al Tar di Lecce per l’annullamento della risposta alla diffida del Comune di Veglie e il 22 ottobre aveva chiesto al Presidente del TAR l’esame urgente della pratica, nonostante che il Consiglio di Stato, già nel dicembre 2000, si fosse pronunciato in modo definitivo contro le richieste dei Panarese e a favore del tracciato originario approvato dal Comune e cantierizzato dalla Provincia.
Nota a cura del consigliere comunale, prof. Antonio Greco
Le notizie sull’esito dell’udienza davanti al TAR sono due:
n La ditta Fratelli Panarese non ha ottenuto la sospensiva. E questo è molto importante perché non potrà verificarsi quello che è accaduto nel 1999, quando la ditta, ottenuta dal TAR la sospensiva dei provvedimenti del Comune e della Provincia per la costruenda circonvallazione, ha potuto proseguire gli scavi della cava e, nel tempo intercorso fino alla pronuncia definitiva del Consiglio di Stato (che ribalta la decisione del Tar di Lecce), ha potuto modificare lo stato dei luoghi a tal punto che ora si impone la ricerca di soluzioni complesse per completare l’opera. Con questa decisione del TAR lo stato dei luoghi deve rimanere immodificato almeno fino alla sentenza di merito. Agli enti preposti rimane il compito di continuare a portare avanti le soluzioni tecniche per l’attraversamento della cava e, soprattutto, il compito urgente di un rigoroso controllo perché di fatto, anche involontariamente, nessuno modifichi lo stato dei luoghi, che solo la Provincia ha titolo a possedere.
n La partecipazione di un gruppo di cittadini vegliesi, costituitisi in giudizio davanti al TAR con delega all’avv. Roberto Marra, accanto alla Provincia e al Comune di Veglie: il fatto costituisce notizia perché è la prima volta che accade a Veglie; cittadini che si rivolgono al Tar per difendere un’opera pubblica non è un fatto di tutti i giorni anche in Italia. La circonvallazione è fatta. Il vedere che per cento metri di cava l’opera non può essere utilizzata a vantaggio di un’intera area del Salento e non solo di Veglie, indigna. Appare sempre più evidente che si sta tentando in tutti i modi di non far completare l’opera. Per moltissimi vegliesi, perciò, è intollerabile che la pretesa di uno, peraltro non riconosciuta dalla Magistratura amministrativa, possa prevalere sui diritti di tutti i vegliesi ed essere privilegiato rispetto a quello di altri 190 cittadini espropriati sol perché questi hanno risposto con il silenzio e con il senso civico. Così si spiega perché accanto alle Istituzioni sono scesi in campo anche semplici cittadini.
prof. Antonio Greco