Ad amministrare il paese
Per tre milioni al mese
Con fare da spocchione
Appare un gran trombone.
Non è il solo stonato
In un coro sbandato
Inventare un canalone
E’ da abile volpone.
Non sa amministrare
Però si dà da fare
Serve il suo padrone
Minaccia l’alluvione.
L’amico imprenditore
Piace anche al dottore
Perché è un anfitrione
E un grosso trastullone.
E’ sua
l’iniziativa
E’ sua l’inventiva
Infilare il ciambellone
All’intera popolazione.
“Servono le
commesse
A mantener le promesse”
Riferisce al credulone
A sostegno del Canalone.
Per il
territorio violato
E il contadino espropriato
Cresce l’opposizione
S’alza l’indignazione.
Arriva
il Comitato
E l’ingegnere fidato
Inutile progettazione
È la sua conclusione.
S’avvia la
battaglia
Si scopre la canaglia
Grande partecipazione
Con firme a profusione.
Segue la
circostanza
L’intera cittadinanza
E ferma il Canalone
All’atto d’adozione. |
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Cresce la
speranza
Sconfitta è la baldanza
Di ogni mascalzone
Che inventa un’alluvione
S’agita la
maggioranza
Che perde la tracotanza
Chiede all’opposizione
L’impossibile soluzione.
Si alzano
preghiere
Dentro l’ingegnere
Il No al canalone
Esaspera Cascione
La maggioranza
è vinta!
No! E’ solo convinta
Che senza il Canalone
Si perde anche Cascione.
A un anno di
distanza
Ritorna l’arroganza
Cascione ripropone
Un nuovo Canalone.
Si svegliano i
vegliesi
Espropriati e offesi
Da questo fanfarone
E dalla sua aggressione.
Trovan allor
l’intesa
Di vendicar l’offesa:
“Chi vuole la
tenzone
finirà nel Canalone”
A rispalmar
catrame
Coperto da letame
Per ovvia conclusione
Finisce solo Cascione.
Dopo il danno
evitato
E l’assessore sistemato
Per quel giorno nel paese
Si festeggia a sangiovese.
Ci insegna la Storia
Nel conservar memoria
Che è bene rispettare
La volontà popolare. |