L'ANNO MILLE993
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da: Giovanni D'Elia, 28 maggio 2002 * "Libri"
Recensione
dell’opera “L’ANNO MILLE993” di Josè Saramago Traduzione
di: Domenico Corradini H. Broussard Josè
Saramago è nato nel 1922 ad Azinhaga (Portogallo); narratore, poeta e
drammaturgo, ha coronato la sua vita artistica con la vittoria del
“Premio Nobel" per la Letteratura nel 1998. Antefatto: Breve
commento: Fu
scelto il mille993 perché all’epoca sembrava un anno lontanissimo,
talmente lontano da far sperare all’autore che questi fatti non
sarebbero mai più accaduti, ma ciò non è avvenuto, anzi, è avvenuto
anche l’impensabile. Le
figure retoriche a volte mettono il lettore un po’ a disagio:
l’atmosfera tetra e lugubre (tanto che ci può ricordare il periodo
nazista), le figure retoriche dei topi, ragni e serpenti che “ogni
notte fanno la conta”, l’immissione di alcuni capitoli altamente
drammatici rendono la lettura un po’ difficile, ma sicuramente
appassionante. I
riferimenti politici sono numerosi, e numerose sono anche le figure
universali della “Paura”, del “Mito” e soprattutto della
“Speranza” . E’ proprio alla speranza che il Saramago ha dato più
peso, facendo capire molte volte (come si racconta nella prefazione) che
“immortale è la speranza”; in altre parole: una fiducia nelle
generazioni future che, mettendo da parte le insulse armi, possano
incamminarsi insieme per creare nuova storia sotto il segno di eros. 1993
è un anno simbolico, lontano nel tempo, ma non troppo, al momento in
cui scrive Saramago. Esattamente come il 1984 di Orwell o il 2001 di
Artur Clarke. Ora che abbiamo superato questa data, il suo racconto ci
sembra profetico: come sarà il futuro? Sarà davvero così o
giungeranno anni migliori? Verranno, dice Saramago, i tempi più felici
del duemila93 , almeno per i figli dei nostri figli. Una speranza per il
futuro, ma velata da un senso di angoscia. Che
dire altro? Le parole di critica o di commento sono inutili verso un
libro di ampia interpretazione. E’ un archetipo, e come tale va
considerato. Non resta che leggerlo; e che l’ego immaginale possa
suggerirvi sempre nuove strade da percorrere per creare nuova storia.
Sotto il segno di eros, ovviamente. Veglieonline: consiglia altri libri interessanti da leggere |