QUALE CONSIGLIERE PROVINCIALE?

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da: Macigno62, 18 maggio 2004 * "Liberi Pensieri"

 

CANDIDATI PROVINCIALI

Ho letto sul sito i nomi dei candidati alle elezioni provinciali del 12 e 13 giugno prossimo. I nomi dei cittadini vegliesi sono davvero tanti, è impressionante quanti desiderano ricoprire la carica di consigliere provinciale. Molti candidati sono "vecchi" della politica. Ma proprio per questo per molti di essi occorrerebbe porsi la domanda: "Che cosa hanno fatto in tutti gli anni che sono stati in politica?". "Quali benefici politici, culturali, economici, ha avuto la collettività dalla presenza di questi politici?".  La domanda non implica necessariamente una risposta negativa! Ognuno, nella propria coscienza conosce benissimo la risposta al proprio operato, conosce benissimo le motivazioni che lo hanno portato e che continuano a portarlo in politica. E' ovvio che è anche e soprattutto un fatto morale il proprio candidarsi in politica. E' un fatto morale perché se ci si candida per interessi secondari si sta commettendo un grosso errore verso se stessi e verso la collettività; se ci si candida per soli fini politici, cioè per spinte di partito o, peggio,  per dover obbedire a qualche partito, il male è ancora più grosso. Comunque, a parte queste elucubrazioni importanti, credo che solo pochissimi tra i candidati possono sinceramente rappresentare il salento lì nel consiglio provinciale. Persone di una certa elevatura morale e mentale non credo siano molte. Sicuramente tra queste Antonio Greco, già sindaco di Veglie, ha le capacità per ricoprire tale carica. Come cittadino mi interessa, I care, che le persone che "consiglieranno" siano persone effettivamente capaci di consigliare, che non stiano dietro a giochi politici di varia natura. Sinceramente avere Antonio Greco come consigliere provinciale sarà una fortuna per il Salento, così come è stata una fortuna averlo avuto come sindaco di Veglie.
La politica sbagliata di gente sbagliata che comanda o che consiglia, ha dato sempre risultati disastrosi, ce ne stiamo accorgendo in Iraq (anche se non era necessario l'Iraq per capire le scelte disastrose di certo modo di fare politica).

Macigno62