MANOVRINE DI OBSERVATOR?
Achille R. * 15 dicembre 2004 * __Chiudimi_|x|__
Obeservator, non mi sembra poi che sei così
tanto osservatore (sempre che lo pseudonimo dietro cui ti nascondi voglia dire
questo).
Cosa ti aspetti dai diversi nuovi e vecchi partiti? Cosa vorresti nel loro
programma?
Zone Pip - Rilancio commercio e turismo - Traffico - Rilancio servizi sociali -
Cultura - Randagismo - Verde pubblico - Valorizzazione risorse umane e
professionali. In alto e al primo posto: informatica come strumenti di
trasparenza e partecipazione cittadina.
Non penso
che si possa desiderare altro, non penso che altre coalizioni possano proporre
altro. Ovviamente parliamo a livello di proposizioni, che è ben altra cosa
rispetto alla realizzazione.
Ci sono punti presenti anche nella caduta amministrazione, vedi informatica, per
esempio, che non sono stati proprio presi in considerazione se non in modo
ridicolo (vedi il sito del comune di Veglie!); altri punti, pur presenti, hanno
avuto esiti del tutto marginali.
Non parliamo del traffico e della segnaletica stradale perché, a volte, occorre
fare un enorme numero di strade per aggirare dei sensi unici.
Detto questo, caso Observator, non capisco il tuo intervento pubblicato ben su
due siti.
Sono
d'accordo con te quando, indirettamente dici che è ora di finirla di usare
aggettivi come "democrazia" e "cristiani". Dov'è la democrazia? Dov'è il "potere
o il comando del popolo"? Solo al momento delle votazioni, poi va a farsi
friggere, poi il popolo diventa popolino e non conta più nulla. Quale voce può
far sentire il popolo col suo potere? In realtà si tratta solo di oligarchia,
del potere di pochissime persone che direttamente o indirettamente tirano le
fila di tutto.
E smettiamola, ancora di più, con l'aggettivo cristiano. Se effettivamente
fossero "cristiani" coloro che si insigniscono di tale titolo farebbero
sicuramente scelte spesso diametralmente opposte a quelle che continuamente si
fanno. Già la politica dovrebbe essere amore disinteressato per la cosa
pubblica, figuriamoci poi se oltre a questo si aggiunge l'essere cristiano.
La stessa
risposta di G. D'Elia, su veglienews, mi sembra scontata. Cosa significa, sig.
D'Elia, che "è vero, i programmi elettorali sono sempre gli stessi, le parole
sono sempre vuote e prive di un, seppur minimo, riscontro con la realtà. Ma non
solo a Veglie. Succede dappertutto". Fateci sapere, insieme ad Observator,
cosa vorreste nei programmi, cosa inserireste voi nei programmi elettorali.
Ripeto, per me potrebbero andare bene anche quelli presentati che, lo sappiamo,
sono simili un po' per tutti. Ma se venissero effettivamente realizzati, sarebbe
per tutti una grandissima cosa. Senza pensare alle grandi parole, basterebbe
pensare a quelle "piccoline": informatica e traffico.
Quanto si risparmierebbe in termini di tempo, di traffico, di spreco se il
comune si fosse deciso a rendere utile e funzionale il proprio sito? Ovviamente
non tutti hanno internet, ma sicuramente la stragrande maggioranza. Anche per un
semplice certificato anagrafico occorre andare agli uffici comunali e, per chi
come me, lavora sei giorni su 6 e spesso anche i pomeriggi, i disagi sono
notevolissimi.
Non parliamo poi del traffico e, soprattutto, dei controlli sulla tutela dei
cittadini che si muovono sulle strade. Ci sono zone che sembrano non far parte
di Veglie. Faccio un solo esempio che sto vivendo da due anni. Ho una figlia che
frequenta la scuola media e ogni giorno, come nel rientro pomeridiano, mi reco
un po' prima. La scuola media, da sempre luogo che dovrebbe essere di massimo
controllo, di massima attenzione, di massima prevenzione, la vedo invece
totalmente sguarnita se non nei pochissimi minuti precedenti l'entrata e
l'uscita. Addirittura sento ragazzi che da fuori urlano per chiamare i ragazzi
impegnati nelle lezioni! Di chi è il compito? Dei vigili o di una buona amministrazione? Perché
diciamo allora che i punti inseriti non sono attinenti con la realtà?
Tutto ciò
per dire che a me non interessa né la sinistra, né la destra, ma vorrei vedere
uomini che facciano ciò che promettono.
Per non essere come Observator e D'Elia che non propongono poi nulla di fatto,
io proporrei ai candidati delle future elezioni un piano di investimento - anche
in forma cooperativa - per i prestiti fiduciari in modo che le persone non si
debbano rivolgere a strozzini per i loro prestiti, ma piuttosto ad una qualche
forma associativa gestita da onesti amministratori pubblici.