CI SIAMO CADUTI COME M...

M. Spedicato  * 05 febbraio 2006 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO(pensieri)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità



CI SIAMO CADUTI COME MINCHIONI...

Scusatemi se inizio con un cappelletto ma dopo quello che mi è successo mi sembra doveroso precisare.

(*)Minchione, s.m. (volg.) persona sciocca;  credulona; poco avveduta. Sin. gonzo (dizionario Garzanti della lingua italiana). Faccio questa indispensabile precisazione onde evitare altri interventi della magistratura e di conseguenza della Polizia Postale.

Scusatemi se inizio con un cappelletto ma dopo quello che è successo è doveroso.

    Carissimi Nik, Frick, Paul  e Dania ci siete caduti come minchioni(*) con tutte le scarpe e le calze di ordinanza.
Ci son caduto anch’io, è ovvio, altrimenti non starei qui a scrivere…
Il signor minaccia ha usato tutto il repertorio e i trucchi dell’ eloquenza per condurre la discussione a suo piacimento.
L’argomento di cui ha scritto non è sicuramente facile, quello che stava trattando è materia che tocca la coscienza di molti. Ma seppure la sostanza  è ostica e di difficile discussione costruire la presentazione dell’argomento non è particolarmente difficile.
Tutto sta a tirar fuori la cattiva notizia  nella sua totalità, in ogni caso, il lettore incuriosito  anche dallo pseudonimo appropriato (sicuramente non casuale), immaginerà di trovarsi di fronte ad una notizia ultrapessimista. A questo punto la chiave del successo della strategia è sfruttare l’energia degli ascoltatori per avviarli nella direzione voluta.  In qualsiasi argomentare se  si è incerti dell’esito della discussione e si ha quindi poca sicurezza sul risultato finale, chiedere ai lettori o agli interlocutori  di informarsi, di prendere una posizione o effettuare una scelta ragionevole è sufficiente per ottenere dei risultati ottimi.  La parte più difficoltosa è tentare di portare l’interlocutore a compiere  un grande sforzo di cambiamento; convincere la persona che vale la pena di passare dall’una all’altra parte. Ci sono due modi  per portare a termine questa difficile impresa la prima è detta ”l’approccio del palazzo in fiamme” e “l’immagine della terra promessa” ma questa dal signor minaccia non è stata nemmeno presa in considerazione, in quanto avrebbe dovuto trovare una soluzione al termine della discussione.
”L’approccio del palazzo in fiamme”  descrive il mondo in maniera così catastrofica che solo un pazzo o uno stupido accetterebbe di mantenerlo invariato. Questo crea nel “board” un desiderio di cambiamento, a cui però occorre dare una possibilità di sfogo sfruttando l’energia del pubblico. Si tratta dunque di trasformare i componenti del pubblico da ascoltatori in collaboratori attivi.
Parlando di mediocri, pecoroni che non usano il cervello ha costretto a prendere una posizione netta finalizzata a creare il quadro di riferimento che minaccia aveva in mente.
L’accomodante Dania non serve allo scopo per cui dopo averla offesa e tentato di deridere  ha posto la sua attenzione su Nik: l’unico ad alzare il tono della voce, ha tastato il polso anche a Frick e Paul ai quali si è affrettato a chiedere scusa. L’avversario giusto è Nik che colpisce con foga ma con poca forza, minaccia colpisce al bersaglio grosso e più acquista forza quanto più forte picchia Nik…sfida e provoca affinché Nik continui a interloquire con lui, che se la ride contento poiché sfrutta la caparbietà dei lettori, a lui basta usare al momento giusto la parolina magica: libertà in tutte le sue accezioni, gli basta accusare gli altri di non essere democratici, nominare la dittatura e libertà di opinione per costringere il webmaster  ad ospitare i suoi deliri logorroici anche se continua ad offendere  tutti quelli che gli capitano a tiro.
Tutto ciò lo ha tenuto sul web per circa un mese a pontificare a urlare e le uniche due cose che ha fatto erano suggerire “calorosamente la visita al sito dell'UNIONE ATEI ED AGNOSTICI REAZIONALISTI http://www.uaar.it” sito di pseudo laici- liberisti o libertari  per concludere il tutto con un “invito l’11 febbraio ad una marcia  contro l'influenza delle religioni nello stato italiano”. Il vero scopo del suo delirio era ed è questo.
Se non fosse stato un narcisista logorroico avrebbe potuto smettere di tediarci  molto tempo fa, ma avrebbe smesso di esistere poiché il suo tentativo di dialogare su altri siti era fallito in partenza, ha invece trovato ospitalità (mal ripagata) su un anonimo  sito di un piccolo comune del Salento  che ha fatto della pluralità, della democrazia,  della laicità e della libertà  la sua bandiera.
Alcuni soggetti esistono solo se c’è qualcuno che gli presta attenzione, e noi ci siamo cascati, l’abbiamo fatto esistere per un periodo di tempo, ora basta è inutile dare voce a chi ha solo voglia di gridare e offendere….
Vorrei  concludere  rivolgendomi a Nik, Frick, Paul  e Dania  dicendo che lungi da me l’dea di insegnare qualcosa agli altri  credo che un po’ di malizia in più in alcuni casi non guasterebbe e poi vorrei raccontare  un episodio a  minaccia:  negli anni ’70 in piena bagarre politica in una delle tante assemblee condotte da personaggi politicamente schierati, anarchici anticlericali e tutto ciò che era di moda in quel periodo, campeggiava  uno striscione rosso con scritto in giallo : CURCIO LIBERO che faceva riflettere e discutere ci faceva sentire grandi e incuteva timore finché un ragazzino di prima liceo aggiunse una scritta col gesso e lo slogan diventò: CURCIO LIBERO E GRATIS PER TUTTI. E inutile dire che i “saggi fanatici” di cui sopra  smisero di  urlare e istruire e ammaestrare l’assemblea tra le risate e i fischi.
Minaccia, la prossima volta …” caca a mare ca stai cchiù friscu!”
N.B.: rivolgiti a qualche Salentino per farti tradurre le due frasi.


Fiducioso nella vostra ospitalità vi saluto fraternamente con una frase che dovremmo imparare ad utilizzare senza vergognarci :  pace e bene per tutti
Marcello.


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