... Abbandonare il campo è da vili!
di Francesco Milanese, 28 febbraio 2001
Ho letto con
interesse l'intervento di Alessandra Lezzi ed ho notato oltre ad una ottima resa
stilistica del pezzo (ma, avendo conosciuto Alessandra, di questo non mi
stupisco!), un grande slancio vitale ed una voglia quasi rivoluzionaria di
rompere le catene di quel "provincialismo" che è stato ed è ancora
oggi la gioia ed il dolore delle nostre genti.
Condivido pienamente le sue parole ed ho trovato molto puntuale la
rappresentazione del mondo dei giovani vegliesi, le sue ataviche connotazioni e
le sue caratteristiche peculiari.
Siamo un po' tutti così, di questo spesso ne andiamo campanilisticamente fieri
(quanti scemi del villaggio ci offre la letteratura, la musica, la cronaca di
tutti i giorni!), raramente ne evidenziamo i limiti, quasi mai combattiamo per
vincere la rassegnazione che dilaga.
Eppure in molti lavoriamo o studiamo per migliorarci, in molti decidiamo di non
staccarci da questo scoglio a cui siamo legati. Non tanto per la paura di essere
trascinati dalle correnti marine di verghiana memoria, quanto per una sfida
coraggiosa a noi stessi, ai nostri tempi, ai nostri colleghi che hanno deciso di
trovare fortuna altrove... Siamo pronti a criticare il nostro mondo, le nostre
remore, la nostra meridionalissima apatia... ma per questo, o forse a maggior
ragione, ci sentiamo in dovere, io, come te -Alessandra- e come tanti altri, di
combattere le mentalità bigotte e conservatrici con la speranza che dopo tante
sconfitte, qualcuno, un giorno, ci darà ragione.
Abbandonare il campo è da vili!
Francesco
Milanese