bandierE della pace e "schedatura"

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da: C. Penna, 12 febbraio 2003 * "Liberi Pensieri"

 

Bandiere della pace e schedatura dei cittadini

Si vocifera, lo ha anche detto il Tg3 delle 14 di oggi, mercoledì 12 marzo, che a Milano coloro che hanno esposto la bandiera della pace forse sono stati "schedati".
Questa notizia è una di quelle che ti giunge all'orecchio, poi entra nel cervello e lì non trova un posto adatto: dove metterla? Tra le notizie serie? Nelle semiserie? Nelle baggianate? Nello scherzo? Dove?!?

E' effettivamente difficile capire il valore di questa notizia.
Io a Milano sarei uno degli schedati, ho esposto la mia bandiera ed ancora è presente sul cornicione di casa mia. A Veglie non sono stato schedato... o sbaglio?!?

Siamo partiti con la richiesta delle impronte digitali per gli extracomunitari, adesso siamo arrivati alla schedatura di coloro che espongono un vessillo di pace, di coloro che sono contrari alla guerra, di coloro che manifestano il loro pensiero visibilmente dicendo "no alla guerra".
Per Berlusconi, io, contrario a qualsiasi guerra, non ho mai avuto la testa al posto giusto; mi ritengo comunque fortunato perché godo di un'ottima compagnia; tra questi miei compagni di ventura ne figurano alcuni davvero noti: Gesù Cristo, Gandhi, Martin Luther King, Oscar Romero e migliaia di altre persone del mondo cristiano e non cristiano, del mondo religioso e non religioso.

Viceversa, dall'«altra parte» (che brutto termine hai usato, Claudio!) figura un'altra bella compagnia; anche qui, per citare personaggi famosi, potremmo indicare Hitler, ed abbiamo già detto troppo.

Non discuto di guerra preventiva, di guerra correttiva, di guerra coercitiva, di guerra punitiva e di qualunque altra " guerra ...iva" possibile; discuto della GUERRA, termine che difficilmente può avere accanto altri aggettivi o eufemismi.

Guerra e Pace vanno lasciate da sole, sono due paroline che lette da sole esprimono tutta la loro Crudeltà e la loro Forza; tutta la loro Atrocità e la loro Nobiltà; tutta il loro potere di portare Morte e di Vita.
Claudio Penna