Comunicato stampa
Gli italiani sono contrari alla guerra:
quasi 200mila bandiere di pace sventolano dai balconi di tutta Italia
Oramai non c'è via, piazza o strada in Italia che non esponga almeno
una bandiera della pace. E' la conferma che la maggioranza degli
italiani non vuole la guerra all'Iraq.
E' l'iniziativa "Pace da tutti i balconi!", partita in sordina
a metà ottobre e che sta crescendo di giorno in giorno in modo
esponenziale, inondando finestre e balconi d'Italia di colorate bandiere
arcobaleno con la scritta "Pace", per esprimere con un gesto
preciso il proprio NO alla guerra ed il proprio SI alla pace e alla via
del dialogo. Un gesto semplice ma molto esplicito, che prevede di
appendere alla finestra o a un balcone, o comunque in un luogo ben
visibile, la bandiera della pace e di tenerla esposta finché non sarà
scongiurato un attacco contro l'Iraq e l'intervento dell'Italia in
guerra, in qualsiasi forma essi avvengano.
Quante. Dall'inizio della campagna la rete di associazioni che ha
promosso la campagna ne ha già distribuite quasi 200 mila, in
tutta la penisola, dalla Sicilia al Trentino, con picchi in Veneto,
Emilia Romagna, Lombardia.
In questi ultime settimane sono state distribuite dalle 25 alle 30 mila
bandiere alla settimana (in allegato la "mappa" regione per
regione).
Adesioni. All'iniziativa hanno aderito molte associazioni (Associazione
Botteghe del Mondo, Associazione Obiettori Nonviolenti, Attac, Azione
Cattolica, Banca Etica, Beati i Costruttori di Pace, CEM Mondialità, Chiama
l'Africa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità Telematica
Manipulite.it, Coordinamento Comasco per la Pace, Emergency, Focsiv,
Gi.Fra. Minori, Libera, Manitese, Medici Senza Frontiere, Missione Oggi,
Movimento Nonviolento, Nigrizia, Pax Christi, Peacelink, Rete di
Lilliput, Rete Radiè > Resch, Sermig, Tavola della Pace, Arci) e la
bandiera è appesa, oltre che al balcone di tante famiglie, anche nelle
sedi di enti locali, coinvolgendo trasversalmente sia giunte di
centro-destra (come il Comune di Taranto e Regione Puglia) che di
centro-sinistra (come il Comune di Venezia), nonché in scuole e luoghi
di lavoro, conventi e persino all'esterno di qualche Curia Vescovile,
come quelle di Trento e Vittorio Veneto. Fra le particolarità da
segnalare, quella del paese di Pezzoli (Rovigo) nel quale tutte le abitazioni,
grazie all'intraprendenza del parroco, espongono la bandiera arcobaleno.
Nonostante la crescita esponenziale delle persone che vogliono affermare
attraverso la bandiera la loro contrarietà all'entrata in guerra del
nostro paese sia dovuta soprattutto alle persone semplici, alla gente
comune, non sono pochi i "vip" che hanno esposto la bandiera
fuori dalla loro casa, a partire da Jovanotti.
Una iniziativa "dal basso". Si tratta di un'iniziativa
semplice, di un gesto che proprio per questa sua caratteristica è stata
fatta propria da moltissime famiglie italiane. Una campagna che si è
sviluppata dal basso, fatta di tanta gente comune, di passaparola e di
un grande utilizzo di Internet attraverso il fornito sito http://www.bandieredipace.org
(più di 4000 accessi giornalieri; vi si trova tutto per una diffusione
capillare sul territorio: volantini, documenti, elenco dei punti di
distribuzione - come le botteghe del commercio equo e solidale, gruppi
di solidarietà, gruppi sindacali locali, ecc. - e anche un sostegno di
tipo legale nel caso di condomini contrari all'affissione). Spesso
l'invito ad esporre la bandiera è diventato fra colleghi, amici,
vicini di casa, un'occasione per avviare un dibattito su quanto sta
accadendo a livello internazionale.
Come è nata la proposta. L'idea di manifestare il NO alla guerra in
Iraq con la bandiera della pace esposta dalle abitazioni
nasce la sera del 15 settembre 2002, a conclusione del Giubileo degli
oppressi a Bologna: un gruppo di persone appartenenti a diverse
associazioni insieme ad Alex Zanotelli pensa un'iniziativa che possa
attivare tutti i cittadini italiani e che consiste appunto
nell'appendere ai balconi di casa la bandiera della pace per
dichiarare il proprio no alla guerra. La richiesta di adesioni viene
inoltrata alle associazioni legate alla Rete di Lilliput e trova
un'immediata ed entusiasta risposta. Successivamente, l'iniziativa si è
affiancata alla campagna "Fuori l'Italia dalla guerra"
promossa tra gli altri da Emergency, Libera, Rete di Lilliput e Tavola
della Pace. Da metà ottobre è attivo il sito Internet.
Il simbolo. La bandiera della pace è stata importata alcuni decenni fa
in Italia da Aldo Capitini - il fondatore del Movimento Nonviolento,
nonché ideatore della prima Perugia-Assisi - che l'aveva vista
utilizzata dai pacifisti inglesi. Nel racconto del diluvio universale
Dio pone l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e
con la natura, promettendo che non ci sarà mai più un altro
diluvio universale.
L'arcobaleno è diventato così il simbolo della pace tra terra e cielo
e, per estensione, tra tutti gli uomini. I colori dell'arcobaleno sono
anche utilizzati come segno della 'convivialità delle differenze' per
la loro caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti
roteare velocemente. E' stata usata diffusamente a partire dagli anni
'80 nelle marce per la pace e in tutte le manifestazioni italiane, nonché
nelle iniziative di pace di volontari italiani all'estero (a Sarajevo,
in Iraq, in Kosovo, nella Repubblica Democratica del Congo).
27 gennaio 2003
Ufficio stampa: Mariagrazia Bonollo 348/2202662 -
Giorgio Bugliesi 348/2460295
Allegato: tabella regionale della distribuzione delle bandiere.
REGIONE - TOTALI
Abruzzo - 790
Basilicata - 63
Calabria - 320
Campania - 5.305
Emilia Romagna - 22.024
Friuli Venezia Giulia - 1.166
Lazio - 3.537
Liguria - 1.333
Lombardia - 47.232
Marche - 2.122
Molise - 505
Piemonte - 10.240
Puglia - 2.325
Sardegna - 245
Sicilia - 1.929
Toscana - 10.367
Trentino Alto Adige - 12.700
Umbria - 401
Val d'Aosta - 20
Veneto - 50.915
altro dal 23 al 27 genn - 24.000
Totale complessivo - 197.000
Stima totale distribuzione bandiere della pace al 27 gennaio 2003
Mariagrazia
Bonollo
via Bassano del Gr. 54/b
36030 Sarcedo (VI)
0445/344264
348/2202662