MIGLIO VERDE - REFERENDUM

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da: L. Pondena, 08 febbraio 2003 * "Liberi Pensieri"

 

MIGLIO VERDE...
REFERENDUM

Ho seguito con attenzione e meraviglia il discorso sul canalone.
Giorni fa hanno dato un film in tv: Il miglio verde. Un film molto particolare,  ambientato in un carcere americano, nel braccio quelli condannati alla pena di morte con la sedia elettrica.

Un carceriere, diventato pazzo alla fine della storia, mostrava due facce contrapposte: una spavalda, pseudo-coraggiosa, arrogante, capace di cattiverie fatte per il solo gusto di far del male... ma questo non era il suo vero volto.
Nei momenti difficili mostrava la sua vera natura: se l'è letteralmente fatta addosso quando un prigioniero l'ha afferrato per il collo! In quelle circostanze ha mostrato la sua natura: una natura paurosa, meschina che tentava di coprire con la spavalderia e l'arroganza della divisa che aveva indosso e con le "alte conoscenze" che vantava.

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E' stato chiesto un referendum, probabilmente per verificare quanto il paese apprezzi questo progetto del canalone; non il canalone in generale, ma questo progetto del canalone.
Su un manifesto pubblicato leggo che il Consiglio Comunale ha "rinviato con pretesti, l'approvazione del regolamento per il Referendum", sette assessori e due consiglieri (gli stessi che a gennaio hanno votato a favore del progetto del canalone!) hanno ri-votato, ma questa volta contro il regolamento del referendum di verifica di questo progetto.

Perché?!?

Si ha paura del referendum? Possibile che una maggioranza abbia paura dei suoi stessi elettori? Se così fosse il problema sarebbe grave! L'impressione è che se così fosse significherebbe che davvero si ha paura che questo progetto non piaccia a molta gente ma soltanto a pochissima gente.

Qualcuno diceva che in fondo non c'è stato grande movimento delle masse sul problema, questa sarebbe l'occasione per provarlo e dimostrare la validità delle argomentazioni della maggioranza a favore del progetto del canalone e quelle dell'opposizione, dei movimenti e dei cittadini contro il progetto del canalone.
Lucia Pondena