VACANZE ALL'INCONTRARIO

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da: Dania, 20 settembre 2003 * "Liberi Pensieri"

 

Vacanze all'incontrario

Ho sottomano una pagina del Nuovo Quotidiano di Puglia, la  numero sette del 31 agosto 2003, tutta occupata da due  articoli; uno  a firma M.C.M., l'altro di Silvio B. Geria.

Leggo il titolo del primo: "Ferie finite, si rientra col Salento nel cuore e la cartapesta in valigia" e sorrido; volo ai sottotitoli, scorro l'intera pagina e sorrido ancora, con nostalgia stavolta,   perché  rivedo la "mia" vacanza.

La cartapesta, sì, risponde all'appello la splendida figura del vecchio pastore con le anfore, e fa bella mostra di sé sul mobile del soggiorno. Sorprendente,  ammirevole e preziosa opera d'artigianato: conoscevo la cartapesta rustica, quella delle maschere carnevalesche, tanto per intenderci,  ma non immaginavo che con questa tecnica si potesse creare qualcosa di così raffinato!

"I fichi d'india serviti freschi" continua l'articolo. Già, che buoni! Certo che li conoscevo da prima  i fichi d'india e che  m'ero pure industrializzata per imparare a sbucciarli direttamente  a tavola: una presa salda con la forchetta, il taglio delle due calotte, un'incisione trasversale e la polpa staccata dalla buccia con mossa rotatoria. Ma in frigorifero no, non li avevo mai tenuti, non sapevo quanto ci avrebbero guadagnato  in  gusto e refrigerio!  “Li ficalindia”: che scorpacciata!

"Le caratteristiche friselle di grano o di orzo sono tra i prodotti più amati"…Oh sì: prima la proposta del "subbra o sutta?" (la parte superiore o quella inferiore?) alla quale solo una forestiera può rispondere che non fa differenza, poiché le due  parti  traggono origine da una unica  pagnotta! Poi l'inzuppata nell'acqua, quel tanto che basta, non un secondo  in  più, pena il vedersela spappolare, “spunzare”, per la precisione! E avanti, come un rito collettivo, l' impregnata di sugo e semi di pomodorini  ciliegia e, a piacere,  l’aggiunta della polpa; un pizzico di sale;  un'oliata, senza parsimonia, di extravergine vegliese; una pigiatina con le dita e via, alla degustazione. Tutti con un occhio al sacchetto  per l'intenzione di finire in fretta e di  passare  alla preparazione della seconda, e magari della terza frisella,  prima che gli altri si sbafino l'intera scorta! Ma alla terza nessuno ci è arrivato, poiché sostanza e gusto vanno di pari passo e sono estremamente generosi. Che divertente, insolita e memorabile cena!

"Le terracotte colpiscono sempre con la loro originalità". No, niente terracotte: queste sono mancate per dare la preferenza all'oggetto in pietra leccese, anche lui, là, a reggere il confronto con la cartapesta. E a scandire il tempo che passa!

"…la grande affezione ai prodotti nostrani dimostrata dai turisti…" cita l'articolista. E il pensiero corre alle forme di cacio ricotta con  tutte le indicazioni per la stagionatura! Utopia! Belle fresche son finite divorate  in quattro e quattr'otto! E poi, come non ricordare  il melone bianco, fresco e sodo, affettato o tagliuzzato in macedonia; il vino doc; la pasta fresca casereccia  - pizzarieddhri e orecchiette- degustati con un sugo ad hoc;  i salatini con le olive intere; la croccante stecca di  "cupeta"; i pasticiotti con la crema pasticcera! Soltanto i capperi non hanno ancora subìto la scalata dei golosi e sostano nel vaso a chiusura ermetica, in attesa di convenienti connubi! 

L'articolo continua ed è veritiero: sarebbe bello seguirlo punto per punto, fino alla fine, come fosse un  itinerario, ma   non è possibile, perché le  strade divergono e  io,  devo confessare di non aver passeggiato "sull'esteso lungomare" o "tra le viuzze dei centri storici" salentini.

"Auto in fila indiana caos lungo la 101": titola così  l’altro articolo, quello  di Silvio B. Geria, ma in questo le mie vacanze non si identificano, perché non mi sono trovata imbottigliata nel traffico, non essendomi mossa da casa.

Le mie sono state meravigliose vacanze all'incontrario: E’ stato il Salento, riconoscente per un attimo d’attenzione e d’ascolto, a venire da me:  bello, colto,  sincero, solare, altruista e generoso. E’ arrivato per regalarmi memorabili giornate felici. E per rinverdire il mio  sogno d’una passeggiata tra gli ulivi!
Dania