e' MOLTO DIFFICILE ESSERE COMUNISTA DI QUESTI TEMPI

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da: Giovanni D'Elia, 9 novembre 2002 * "Liberi Pensieri"

 

È molto difficile essere comunista di questi tempi. Dico ciò perché ho maturato la convinzione che la sinistra ha a fondamento dei principi che difficilmente possono essere seguiti al giorno d’oggi. È molto più facile essere di destra. Riporto alcuni esempi, giusto per dare un chiarimento alla mia affermazione:

“No alla guerra” è un principio che condivido e a cui credo fermamente. La guerra è solo uno strumento che offende la dignità di tutti i popoli della terra, e soprattutto, è un modo per arricchire i fabbricanti di morte. Ma è difficile, molto difficile fermare questo meccanismo. È difficile fermare Bush, il quale vuol far vedere al mondo quanto sono bravi i suoi marines, e quanto vuole bene ai costruttori di armi…è difficile convincere il nostro governo a non seguire come un cane tutte le mosse degli USA, è difficile, insomma, fermare le guerre. Ma ci sforziamo ogni giorno di farlo.

“Lavoro per tutti” anche questo è un principio che condivido e a cui credo; ma come è possibile garantire il lavoro a tutti, quando basta una crisi di mercato a far traballare anche i posti di lavoro più sicuri? Dove possiamo trovare 2 milioni di posti di lavoro per quei disoccupati che, magari, non hanno di che sfamarsi? Se il governo taglia i finanziamenti a Regioni, province e comuni, e questi, per poter recuperare denaro, tagliano a loro volta i servizi essenziali, non solo dovremo spendere di più per avere dei servizi fondamentali, ma soprattutto è impossibile trovare lavoro, anzi, si crea molta più disoccupazione! Ora dovremo renderci conto che l’Italia sta andando indietro, piuttosto che progredire. Pensiamo a Fitto, che non avendo ricevuto (e non riceverà!) manco una lira (sono un tradizionalista…) dal governo, e non sapendo più dove sbattere la testa, che fa? Chiude gli ospedali (per precisione: chiuderà!), lasciando per la strada medici, infermieri,  inservienti, fornitori, ecc.!

Vedete? è semplice creare disoccupazione!

“Uguaglianza sostanziale di tutti gli uomini” è facile dire: tutti gli uomini sono uguali, è molto più difficile concretizzare quest’affermazione! Se il governo crea leggi ad hoc (ops…ad personam) per tutelare i diritti di pochi (è di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione del d.l. Cirami), se crea una legge sull’immigrazione con tanto di impronte digitali per ogni extracomunitario che vuole lavorare in Italia, beh, non ci vedo l’uguaglianza…! A questo punto direi di prendere le impronte digitali a tutti gli Italiani, parlamentari inclusi, perché non si sa mai…! Ah, tanto non ne hanno bisogno, loro hanno l’immunità parlamentare…

Ma ora è inutile parlare dei principi (e ce ne sono ancora tanti altri) del comunismo; parliamo di quanto è facile essere di destra al giorno d’oggi:

“Ordine e disciplina” era uno dei motti dei fascisti, ma a quanto pare la destra di oggi non ha certo abbandonato questa frase. Evidentemente non ci sono problemi: è facilissimo avere l’ordine oggi giorno, basta solo mandare un migliaio di carabinieri, poliziotti, finanzieri, ecc. ecc. ad una pacifica manifestazione e renderla così un tafferuglio! Ed ecco che abbiamo l’ordine e la disciplina! Certo che ogni tanto qualche ferito ci scappa, ma fa parte dell’ordinaria amministrazione…Basti vedere inoltre quanti posti sono disponibili nei vari concorsi di A.U.C., V.F.B., accademie varie, ecc. per capire come quella militare sia una domanda di mercato altamente elastica (cioè moltissima domanda e moltissima offerta), questo è ovviamente dovuto al fatto che l’esercito non ha bisogno di gente che pensi con il proprio cervello, ma di gente che possa ubbidire agli ordini senza pensare a cosa sta facendo (ossia priva del requisito dell’intelligenza critica). Infine vorrei sottolineare che all’interno della legge finanziaria la voce “spese militari” ha subito variazioni, infatti SONO STATE AUMENTATE! Ma vi rendete conto? Ci tagliano la sanità, ci aumentano le spese scolastiche, ci congelano le assunzioni nell’amministrazione pubblica, ma non possono fare a meno di dare più soldi all’esercito!!

“Più soldi ai ricchi e di conseguenza più lavoro ai poveri” certo è anche questo un modo di pensare della destra. Le multinazionali sfruttano manodopera a basso costo, ma garantiscono comunque il lavoro. Nessuno si scandalizzi per questo: è la verità. È ovvio che la grande impresa garantisce lavoro, e se diventa ancora più grande, crea più occasioni di lavoro. Ma è ancora più ovvio che per mantenere certi ritmi di produttività e di competitività, deve adottare una scelta:

-         allungare l’orario di lavoro;
-        
diminuire il salario;

è normale che l’imprenditore razionale sceglierà la seconda opzione, pertanto dovrà diminuire la paga del lavoratore per poter competere sul mercato. Meno male che esistono i sindacati…

“Con la forza si risolve tutto” è un modo per dire: W la guerra, così diventiamo più ricchi! È certo che la destra preferisce il conflitto alla mediazione, ma perché? Ve lo spiego in poche parole:

1)      con la guerra facciamo felice Bush (in teoria, nostro alleato; in pratica, nostro padrone);

2)      la guerra è un mezzo per consumare materiale bellico e di conseguenza per costruirne di nuovo, con notevoli profitti per le industrie pesanti;

3)      la guerra è un modo per far capire al mondo che non servono parole per vivere in pace, ma la forza.

A questo proposito vorrei allontanarmi dal motto latino:”si vis pacem para bellum” per abbracciare la massima:”si vis pacem para pacem”. È solo con la mediazione e le parole che possiamo costruire un mondo più vivibile e sereno, un mondo dove la forza è solo nelle parole, è solo nella diplomazia. Pertanto sono dalla parte dei contestatori No-Global, ma sono anche dalla parte del Papa Giovanni Paolo II, il quale ha combattuto e combatte per far capire al mondo che la fonte di pace è solo nella continua lotta del dialogo, del confronto, non nella lotta sanguinosa tra i popoli e le nazioni.

A tal proposito vorrei biasimare l’operato del clero cittadino, che poco s’impegna per far capire al nostro paese cosa accade oggi in Italia e nel mondo. Se sono proprio loro che dovrebbero dare un vivo esempio di pace, scendano in prima linea e si impegnino fortemente per gridare il loro secco NO alla guerra, fonte di morte e di ricchezze secolari. Ma forse chiedo troppo. La semplice e retorica omelia ormai non serve più. Non serve, proprio perché è circondata di parole vuote e insignificanti, prive di una loro concretizzazione; se vogliono ottenere un sincretismo tra l’insegnamento di Gesù e l’opera instancabile dei No-Global, devono sforzarsi di rendere vive ed operanti le loro vuote e ridondanti parole. Altrimenti non insegnino ciò che loro stessi non vogliono fare, sarebbe pura ipocrisia.

Dopo aver dato questa breve elencazione dei principi di destra e di sinistra, posso meglio rendermi conto di come sia facile e concreto professare il proprio credo politico all’interno dell’area di centro o estrema destra. Ma…non so perché, ma voglio e continuo a credere nella forza di tutti coloro che gridano in piazza i propri diritti! Credo nella forza della parola e della diplomazia. Credo che un mondo migliore è possibile solo quando tutti riusciranno ad avere una mente critica e a vedere l’altro solo come un proprio simile e non come una fonte di lucro. Credo.
Giovanni D'Elia