Non solo amore per i giovani...
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da: Dania, 17 febbraio 2002 * "Liberi Pensieri"
Ascoltatemi! Sono su Veglieonline
anche stasera, e, come sempre, entro ed esco dalle rubriche e dai
siti collegati, alla ricerca di parole, nomi ed immagini capaci di
regalarmi preziosi attimi di assoluta serenità. Come spiegarvi le
mie emozioni? Ci provo: pensate a come vi siete sentiti, a
come avete vissuto i momenti in cui vi siete trovati
immersi nell'insolito spettacolo di Veglie innevata. Stavolta ho aperto
dal sito Belmonte la galleria fotografica e ingrandito l'ultima
immagine, quella che regala un'intera radura di ulivi secolari,
poi ho richiamato i brani inediti Del Maestro Realino Francesco Mazzotta
e li ho ascoltati immaginando che i canti si levassero
proprio da là in mezzo. Emozionante! Ma questa
meravigliosa sensazione che mi sono costruita, nulla ha potuto
contro l'angoscia che mi preme dentro e che si rifiuta
di rimanere chiusa in fondo all'anima. Veglieonline ha
aperto la nuova rubrica "Se io fossi..." , potrei anche
utilizzarla, ma il mio grido vuole correre più veloce ed arrivare
prima, e non come un gioco, a destinazione. Vorrei arrivare a
tutti i componenti l'amministrazione comunale, nessuno escluso: Lorenzo
Catamo; Francesco Milanese; Giovanni Maggiore; Antonio Cascione; Mario
Albano; Cosimo Mangia, Maurizio Spagnolo; Roberto Carlà, e ricordar
loro i tanti interventi che si sono susseguiti per attirare
l'attenzione sulla scarsità di strutture atte alle esigenze dei
giovani, sulla gestione del Palazzetto dello Sport, sul futuro
utilizzo della Struttura Fieristica di via Salice e del Mercato Coperto
di Via Garibaldi, angolo via Mameli: interpellanze, domande, suppliche,
per le quali non ho letto risposte. Ci saranno forse state, ma io non le
ho lette. Da cosa nasce questo
mio interesse, accalorato ed improvviso? Amore per i giovani,
potrei dire, ma risulterebbe alquanto banale e scontato. Da cosa,
allora? Ecco: Mi sono
ascoltata, online, dal TG Puglia del 15/2/2002 ore 14, tutta la cronaca
del caso, mentre si attendeva dall'Aula Corte D'Assise di Foggia
la sentenza dei giudici per l'omicidio dello sfortunato ragazzo
sedicenne Antonio Perrucci Ciannamea, di Cerignola (Foggia) e poi, di
seguito, le sconvolgenti interviste ai ragazzi di
Cerignola. Ve ne trascrivo una, della quale non mi sono persa
neppure una virgola.
Lo so che questo non
è Veglie e che questo non sarà mai Veglie. Ma rileggete con me
quello che dicevano nella loro interrogazione i genitori di una
sessantina di ragazzi, di Veglie, che frequentavano, allora, il
Mini Basket: "...E'
possibile che nel nostro paese non ci possano essere strutture sportive
e ricreative per i nostri ragazzi? Li dobbiamo solo spedire nelle
"sale-giochi" o per strada ad acquisire vizi che li porteranno
alla rovina insieme alle loro stesse famiglie?..." So anche che
L'Associazione Sportiva B.C. Basket Veglie, per motivi che non mi è
dato capire, non potrà usufruire ancora del Palazzetto dello
Sport; mentre leggo sul regolamento che "L'Associazione è
apolitica, non ha fini di lucro e nasce per la necessità di allontanare
i minori dalla strada..." Fra le rubriche
"Liberi pensieri" e "Articoli vari", potrete
rileggere gli altri interventi sull'argomento. |