Don Benzi chieda scusa alle mogli

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da: Dania, 28 febbraio 2002 * "Liberi Pensieri"

 

Don Benzi chieda scusa alle mogli

Don Oreste Benzi è il sacerdote da tempo impegnato, in prima persona, a combattere la prostituzione, tentando nello stesso tempo il recupero delle giovani donne straniere spesso costrette, ai limiti della schiavitù, a questa denigrante pratica,

Più che encomiabile, è eroico il lavoro di quest'uomo di chiesa, che non si limita a denunciare la piaga sociale, ma che viaggia lui stesso sui marciapiedi per avvicinare le giovani prostitute e offrire loro la possibilità e l'appoggio per ribellarsi ai protettori, qualora lo desiderassero.  Bussa a tutte le porte; percorre tutte le strade possibili; incontra le più alte personalità politiche, per attirare l'attenzione su questa tragedia che si compie nel nostro Paese - nessuna regione esclusa - sotto gli occhi di tutti.

Il 20 febbraio scorso Don Benzi ha concesso un'intervista all'Eco di San Gabriele diTeramo. Un'esternazione che, a detta di molti, susciterà scalpore. E lo susciterà senz'altro, perché accuse come le sue non possono passare sotto silenzio.

Questa volta però, in alcuni punti,  si ripete, il reverendo: infatti, avremmo potuto conoscere i suoi pensieri fin dal settembre 2001, per esempio, quando intervenne su "Sempre", il mensile dell'Associazione Comunità Papa Giovanni, così rispondendo, fra l'altro, ad una moglie che, amaramente, si definiva "cornificata"

"Sono d'accordo che la colpa del dilagare della prostituzione sia un po' anche delle mogli"
"Quando la donna diventa un pezzo di pietra, spinge il marito a cercare altri corpi"
"La moglie che cura la propria vita spirituale e religiosa è sempre giovane e bella, senza spendere soldi nei zagarotti chimici"
"Certe mogli sono così "sgodibili" che non aiutano l'incipiente vecchiaia del marito"

Nell'intervista del 20 febbraio scorso, Don Oreste Benzi rincalza:

"Nel matrimonio le prestazioni sessuali diventano rare e soprattutto insoddisfacenti. Quando la donna diventa un pezzo di pietra spinge il marito a cercare altri corpi"

Non basterà tutta l'ammirazione che nutro verso questo sacerdote e per l'opera sua, a farmi accettare tali parole, che ritengo offensive e "prive di memoria".

Anche in Don Benzi la mancanza di memoria, quel fenomeno spesso causa di scontri generazionali, laddove, invece, potrebbero scaturire collaborazioni e dialoghi?

Colpa anche delle mogli il dilagare della prostituzione?  Colpa delle mogli la corsa dei mariti verso le prostitute straniere?  Non saranno piuttosto vittime le mogli, le quali di tutt'altro avrebbero bisogno che di un altro macigno caricato sulle loro anime?

Se colpa c'è, sia colpa di tutti; in primo luogo dei sacerdoti, che negli anni passati  non hanno saputo, dall'alto del pulpito, o nell'intimità del confessionale,  nonostante il loro ruolo, nonostante la loro scienza, dare alla sessualità il giusto valore. Ora si vorrebbe che tutte le mogli, e quelle cattoliche più delle altre, facessero del sesso un'arte raffinata, ma eliminare ogni tabù, cambiare mentalità, con tutte  le regole rigidamente inculcate,  è più che un'impresa, e per farlo, non basterà una generazione.  Infatti...

Non era ieri, o l'altro ieri, che le ragazzine, all'Oratorio, erano costrette a partecipare ai convegni con indosso il cappotto, per non mostrare i segni ormai evidenti della loro trasformazione in donne?

Non è stato fino a ieri che, attraverso collane di libri formativi si affibbiava al sesso un ruolo "angelico", tanto da trasformarlo in qualcosa d'evanescente e che l'unica raccomandazione era quella di non esercitarlo, per arrivare "casti, immacolati" al traguardo del matrimonio? E poi che le mogli si mettessero a disposizione dei mariti, senza mai e poi mai osare dire: no, scusa, ho mal di testa, concedendo quindi ai maschi il diritto dell'assoluta padronanza sulle donne, grazie all'indiscussa tesi delle loro necessità impellenti e costanti, nonché irrinunciabili?

Non era ieri, che dai pulpiti le giovani venivano apostrofate con frasi come: "vengono a sposarsi vestite di bianco, ma sarebbe meglio venissero vestite con la coperta dell'asino o del mulo"? E che tanti parroci, senza gioiosi squilli di campane, officiavano il matrimonio all'alba, oppure costringevano a sposarsi in paesi limitrofi al proprio,  con vergogna, quelle coppie che "avevano osato" precorrere i tempi?

"Nel matrimonio le prestazioni sessuali diventano rare e soprattutto insoddisfacenti?"

Qualcuno ha dimenticato forse che nel matrimonio, accanto all'amore, esiste la procreazione? Non lo ha sempre sentenziato la Chiesa tramite i sacerdoti, aggiungendo i suoi no al coito interrotto, alla pillola, ai profilattici ed a qualsiasi altro metodo contraccettivo?

Con tutto il rispetto per la scienza, sono stati forse dimenticati l'Ogino-Knaus, il controllo della temperatura basale o il controllo dello striscio? Tutti metodi, questi,  capaci di favorire appassionati e soprattutto "immediati e spontanei" rapporti amorosi?

Che mi si dice delle date mensili, tenute più d'occhio dai mariti che non dalle consorti, per un allarmante alt, alt, di un altro figlio non se ne parla proprio? E che mi si dice

di quell'altro argomento, terribilmente serio, sul quale non gioco neppure una parola, chiamato aborto?

Quando una donna diventa di pietra..... Come se diventare di pietra fosse un lusso, un privilegio al quale le mogli aspirano.

Diventare di pietra..., qualcuno immagina quante sofferenze si debbano sommare per produrre un tale fenomeno?

Me lo venga a ripetere, Don Benzi, che una moglie che cura la sua spiritualità è sempre giovane e bella. Non è bastato che generazioni di donne  ne fossero state convinte? Questa bellezza, è quella che "fa comodo", che rende sicuri i mariti quando si allontanano da casa.  Ma quanto vengono poi ammaliati dall'esoticità e dalla sofisticatezza delle altre donne?

Certo che la spiritualità ha il suo valore, perché può regalare forza e serenità, ma una moglie, per mantenersi bella ha bisogno soprattutto di un marito che la sappia osservare, apprezzare e valorizzare. Ha bisogno del parrucchiere; del profumiere, se non si vuol pretendere l'estetista. Ha bisogno di un po' di tempo tutto per sé, per potersi guardare allo specchio.  Ha bisogno di non sentirsi per questo, priva di valori, vanitosa ed egoista.

La casistica dice che alcune mogli trascurano il marito, lo tradiscono, ecc. ... Ma la casistica dice pure che esistono un sacco di ragazze che si prostituiscono solo per potersi acquistare una borsetta o un capo firmato: se non è di questa parte marginale del problema prostituzione che si vuole parlare, escludiamo pure la marginale parte delle mogli infedeli!

Forse sto esagerando. Forse Don Benzi intendeva rivolgersi solamente alle giovani spose, quelle che, più grazie ai media, che non ad altro, hanno avuto della sessualità una diversa informazione, una diversa cultura.  Già. Ma le giovani spose sono mogli di aitanti mariti che nulla hanno a che vedere con "l'incipiente vecchiaia" sottolineata dal Prete.  Allora, ecco  che possono ritornare in causa, a protestare contro  Don Benzi, a  pretendere, se non le scuse, un "mea culpa",  tutte quante le mogli delle precedenti  generazioni.

Lo facciano per l'otto marzo. Ne hanno il diritto!

Dania