giovani, non soffocate la speranza!

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da: Dania, 6 novembre 2002 * "Liberi Pensieri"

 

«Ricordando il sorriso di Desirée»
Giovani, non soffocate la speranza!

Come sono potuti accadere gli strazianti fatti di Leno? Se lo chiedono psichiatri, psicologi, pedagoghi, tutti quanti impegnati, come sempre accade dopo fatti clamorosi, ad analizzare i comportamenti dei personaggi, a cercare spiegazioni, a sprecarsi nel dare consigli su come ci si deve comportare.

“Scuola inadeguata a sostenere il proprio ruolo formativo; genitori distratti - prima assenti e poi troppo permissivi; stillicidio d’immagini cruente, brutali e immorali trasmesse dalla TV “: queste  le conclusioni più gettonate.

Tutti invocano metodi educativi più severi per frenare e ricondurre sulla retta via questi fanciulli violenti, incapaci di accettare un rifiuto, abituati ad avere così tanto da credere di poter ottenere, subito, tutto da tutti, “costi quel che costi”.

Bisognerebbe essere ciechi, sordi ed anche tonti per non ammettere che davvero è ora di correre ai ripari. Qui non si tratta più di vivacità, di goliardia, ma di mancanza assoluta di valori.

Si tratta, dicono i giudici di Brescia, di “Anestesia etica”, cioè latitanza di sentimenti di pietà; di mani e cuori anestetizzati dall’assenza totale di sentimenti. (Corriere della sera, 30 ottobre pag.18)

Com’è possibile che dei ragazzini di 14-16 anni possano creare in se stessi simili condizioni?

Scorrendo velocemente i titoli del Corriere della Sera, potremo forse trovare qualche indicazione. Sia chiaro: questo percorso non intende rinnegare che le colpe sono individuali, che ognuno è libero di scegliere tra il bene e il male, e che ogni caso è a sé.

Roma. 1 ottobre, pag. 16: Cannabis, l’Italia si scopre produttore. Dilagano le piantagioni casalinghe. L’analisi: “Sempre più droga destinata a consumatori adolescenti”
Il consumo delle droghe leggere è in crescita. Sono ragazzini di  12-13 anni i nuovi consumatori abituali, per raggiungere i quali gli spacciatori stanno riorganizzando i canali di produzione e smercio.

Lecco, 3 ottobre, pag. 53: “Vi prego, fatemi riabbracciare i miei cinque figli”:
Lo dice la madre di cinque bambini dai 3 ai 10 anni, che per decisione del tribunale sono ospiti di un centro di assistenza perché lei, separatasi dal marito, da sola non è in grado di mantenerli.  Il padre è stato condannato a 4 anni di detenzione per abusi sessuali su tre dei ragazzi.

Roma, 4 ottobre, pag. 16: “Si prostituiva coi ragazzini. E’ sieropositiva”:
Si tratta di una prostituta che tra i suoi clienti annoverava ragazzini di 12 e 13 anni. Le prestazioni andavano dalla sbirciatina al rapporto completo, per il quale non è certo fossero prese delle precauzioni. Incombe il terrore Aids.

Pistoia, 15 ottobre, pag. 18: Operazione anti-pedofili, 50 indagati. Fra di loro un prete e uomini politici.
La notizia si commenta da sé.

Ugento (Lecce), 17 ottobre, pag. 15: A Lecce il “lager” dei bambini. Torture e botte con una mazza. Abusi sessuali su un quindicenne:
I bambini in questione erano stati affidati all’Istituto “Il Cenacolo”, diretto da una famiglia composta da padre, madre e figlia, rispettivamente di 44, 43 e 22 anni. Il Tribunale dei Minori di Lecce aveva preso la decisione di allontanarli dalle famiglie di origine, perché queste presentavano situazioni difficili.

Bergamo, 18 ottobre, pag. 53: Operaio in cella per abusi sulla figlia sedicenne:
Secondo le indagini, questo padre abusava della figlia da più di quattro anni. In precedenza era stato denunciato per abusi più lievi sulla bambina. Nonostante ciò la madre, separatasi dal marito, era tornata in Calabria con le due figlie più piccole, lasciando la maggiore a vivere con tale genitore.

Milano, 30 ottobre, pag. 49: Botte alla figlia, arrestati. “Faceva La pipì a letto”
La bimba di tre anni è stata portata all’ospedale perché, dopo una giornata di botte, aveva perso conoscenza: i medici nel visitarla hanno potuto riscontrare, oltre a un occhio tumefatto, ecchimosi su tutto il corpo. 

Che dire?… Se è vero, e certamente lo è, che alcuni ragazzi hanno troppo, questa veloce carrellata testimonia che tanti altri sono stati spogliati proprio di tutto!

Col passare degli anni due sono le strade che si profilano davanti a chi da piccolo ha conosciuto la cruda sofferenza: quella di riconoscere negli occhi del prossimo gli stessi problemi e prodigarsi per aiutarlo a superarli; quell’altra che porta ad alimentare tacitamente un odio profondo per potersi un giorno vendicare, oppure ad infierire contro le persone vicine, per riprodurre su altri il dolore che ha attanagliato la propria vita.

Tra la retta e la cattiva via esiste un sottilissimo filo di demarcazione: a fare la differenza può bastare un sorriso, ricevuto o mancato.

Ritornando ai fatti di Leno:

A Ghedi (Brescia), don Antonio Mazzi, parlando ai ragazzi, dice fra l’altro: “Quello che è successo è un messaggio doloroso che la Provvidenza ci ha mandato e che dobbiamo cogliere come occasione per migliorare”. (Corriere Della sera, 31 ottobre, pag.53). 

Il pensiero deve essere stato mal formulato: non è possibile che la Provvidenza abbia voluto il sacrificio di Desirée, semmai, la Divina Misericordia ci offre oggi l’opportunità di far scaturire da quel cascinale impregnato di sangue e di dolore, sentimenti di speranza e di rinnovamento spirituale. I tanti propositi di migliorare  dovranno coinvolgere non solo i ragazzi, ma anche gli adulti che nel loro affannoso procedere non si sono preoccupati di lasciare tracce di percorso, solide e sicure, per coloro che li avrebbero seguiti.

A favore della maggioranza dei giovani, della quale non si parla perché il silenzioso ben operare non fa notizia, diamo risalto alla voce del Papa che a Toronto, in conclusione della VIIa Giornata Mondiale della Gioventù, disse: “Giovani, non soffocate la speranza! Ereditate un mondo che ha un disperato bisogno di un rinnovato senso di fratellanza. Attenti ai falsi profeti che vi confondono. Siate il sale della terra e la luce del mondo!” […]
Dania