Libero sfogo e... liberi pensieri

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da: Lettera Firmata, 25 aprile 2002 * "LIBERI PENSIERI"

 

LIBERO SFOGO !

 

Ho visitato questo sito con piacere e curiosità per la prima volta circa un anno fa.

Fu bello scoprire una piazza virtuale in cui più persone si incontravano e discutevano esprimendo liberamente le loro opinioni. La piazza, si sa, è luogo di incontro di ogni generazione, di ogni ceto sociale, di ogni fede politica.

Ho ascoltato, senza mai intervenire, le varie discussioni che hanno animato di volta in volta i diversi navigatori-interlocutori, in alcuni casi approvando, in altri decisamente meno.

Goethe diceva che "della migliore società si dice che i suoi discorsi informano, il suo silenzio istruisce".

Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possa fare. Ho notato in molte persone intervenute sulle diverse problematiche affrontate dal sito, soprattutto in questi ultimi tempi, una voglia non di discutere, di esprimere opinioni costruttive, ma soltanto un’esagerata voglia di far politica, di politicizzare questo sito! La politica, sempre e comunque, è una malattia, purtroppo, non solo di noi vegliesi ma in genere di noi italiani!

Sono poche, secondo me, le voci che, all’interno del sito, si levano per la loro apoliticità, per la loro libertà di pensiero, per la sincerità che è propria di chi non deve rendere conto a nessuno!

Ritengo di appartenere a questa fascia di persone, quei cani sciolti che non sono né rossi né neri, che non hanno secondi fini, che hanno capito che la verità e la giustizia sono due punte così sottili che i nostri strumenti sono troppo ottusi per raggiungerle esattamente e se vi giungono, ne smussano la punta e poggiano tutto intorno più sul falso che sul vero.

Questa rubrica è stata chiamata dai responsabili del sito "Liberi pensieri".

Ognuno di noi ,secondo la nostra Costituzione, ha il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto, e ogni altro mezzo di diffusione. Ma "quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor" (ciò che non è vietato dalla legge è vietato dal pudore).

Dove sta il pudore di quelle persone che approfittano di questa rubrica per fare politica?

Dove sta la libertà di questi pensieri?

La cerco, la invoco, la scopro solo in alcuni. Quei pochi illusi che, come me, credono esista ancora l’indipendenza di giudizio, il giudizio del cittadino che pensa con il proprio cervello e rifiuta di farsi ghettizzare dagli schieramenti delle ideologie.

Finchè saremo costretti a fare politica per lavorare, per vivere, per parlare non saremo mai liberi!

Mi chiedo, allora, di fronte alla politica dove inizia e dove finisce la libertà!

E allora, mio malgrado, devo rispondere che noi crediamo di essere liberi, ma non lo siamo!

Siamo schiavi dei nostri schemi, dei nostri preconcetti, delle nostre ideologie! Di quello che gli altri ci vogliono far apparire. Forse semplicemente di quella voglia spasmodica, esagerata, di potere che si chiama politica!

E allora invito chi così bene ha creato questo sito, chi CREDE nella libertà di pensiero, tutti coloro che così pazientemente hanno letto questo mio sfogo di spogliarsi almeno in questo spazio delle proprie ideologie e di parlare senza politicizzare!
ABRIA