“Un Mausoleo moderno e maestoso regalato al dott. Gennachi dal Comune di Veglie, nell'area soprastante l'ipogeo di largo S. Vito” .......
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di: Nicola Gennachi, 28 novembre 2001 * "Liberi Pensieri"
Questa non è una strana notizia apparsa su qualche giornale locale, ma è, certamente, un pensiero ironico che mi è venuto alla mente nel momento in cui, giorno dopo giorno, ho visto ergere “quella“casa” in un punto in cui mai avrei immaginato di poterla vedere. La sorpresa è forse frutto della mia scarsa fantasia? Non lo so. Ma di certo c'è ché non riesco a capire intorno a quale logica si sia mosso il tecnico che ha progettato di trasformare in piazza ( se per piazza si deve intendere una spazio circondato da abitazioni) quel terreno compreso tra via Novoli- via Carmiano e via Cavaliera.
Encomiabile
l’idea della piazza come continuità spaziale dell'attuale largo S. Vito,
lodevole il lavoro amministrativo fatto per portare a termine il progetto,
incomprensibile
l’idea di realizzare in quello spazio il “Mio Mausoleo”.
Incomprensibile
risulta, a ogni persona con la quale ho parlato, questa violenza visiva che di
“tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Potrebbe essere,
infatti un'area pubblica attrezzata, idonea a trascorrere della giornata in tutta
tranquillità, rischia di diventare, invece una iattura per gli occhi del
malcapitato che decide di fermarsi.
Ebbene
signor Sindaco e signor Assessore ai lavori pubblici, (a parte la mia ironia,
segno di una impotenza nel decidere se quella casa deve restare lì o deve
essere modificata,) vorrei ricordare che la presenza di quella impicciona di
casa in Largo S. Vito che rovina la realizzanda piazza, rischia di farvi passare
alla storia di Veglie
come i “barberini di largo S. Vito”, in senso metaforico, come
coloro che hanno rovinato quella che poteva essere una bella e funzionale
piazza del nostro paese.
Non
ha senso cominciare a giustificare con cavilli burocratici o arzigògoli
politici, sarebbe poco civile e per niente serio. La piazza e la sua
bruttura sono due concretezze della nostra realtà cittadina e se è
rimasta ancora un po' di passione per essa, c’è solo bisogno di concretezza e
determinazione per decidere, a chi questo è consentito, ciò che è meglio per
il vostro e il mio paese.
Migliorare
il progetto della piazza di Largo S. Vito è possibile, se lo si vuole.
Dott.
Nicola Gennachi.