prima di sera
avranno tutti un panino
e un posto sicuro dove posare il capo...
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da: Dania, 14 luglio 2002 * "Liberi Pensieri"
DITEMI
CHE PRIMA DI SERA AVRANNO TUTTI UN PANINO E UN POSTO SICURO DOVE POSARE IL
CAPO… …solo
dopo riuscirò a concentrare la mia attenzione sul testo della legge
sull’immigrazione, con le modifiche apportate, che oggi ha avuto
l’approvazione del Senato. Avrei
dovuto indignarmi; avrei dovuto gridare e affiancare la mia
disapprovazione a quella degli altri, fin da quando la legge, con le norme
discriminatorie, era passata alla Camera, ma non ci sono riuscita perché,
da sempre, il mio pensiero viaggia su di un sentiero parallelo: Conversazione via e-mail del I° febbraio 2002 fra me e un sacerdote che all’assistenza agli emigranti, quelli italiani prima, ha dedicato la sua vita. "-Ciao! Tu
conosci leggi e disegni di legge alla lettera. Io mi limito ai titoli dei
giornali. Oltretutto da un Vedi
mi sto ponendo una domanda: le
leggi si fanno sulla carta e
nelle aule. Intanto fuori
c’è un'infinità di persone che respirano, dico respirano, perché dire
che "vivono" mi pare troppo. Le Lo
so che sto facendo discorsi elementari, ingenui, ma lasciami andare così
a ruota Se
poi parliamo di prostituzione: le vedi per strada queste ragazzine che
fanno
davvero pena. Ogni “ Leggo adesso il tuo messaggio. Ho appena terminato la relazione (che noia!) per le autorità regionali, provinciali, comunali sul nostro Meeting dello scorso anno. Se non imbratti carta, non ti sostengono più. Così va il mondo, l'Italia in particolare. Non ho nulla da dire sui tuoi pensieri: sono i miei,
e se, per scelta, mi sono schierato da una parte, non credere che abbia
gli occhi chiusi sulla complessa realtà. Non mi sento uno che ha risposte
per tutto, anzi sono pieno di dubbi. Ma sono anche convinto che da qualche parte bisogna
schierarsi; non puoi stare su due fronti.
Ma sono convinto anche che in questo modo aiuto, nel mio poco, gli
uni e gli altri, perché quello che desidero non è la vittoria dell'uno o
dell'altro, ma la capacità di convivere, di accettarsi, di lavorare
assieme. L'emigrazione a casa
nostra, nostra non è e non sarà emergenza, problema stagionale, ma fatto
strutturale, come si dice. Bisogna incanalarla, senza fare degli schiavi e
senza pensare che quanti arrivano da noi siano tutti delinquenti. da Dania |