EUGENIO, SCUSACI 
perché non siamo riusciti ad ascoltarti...

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da: M. Spedicato, 17 gennaio 2003 * "Liberi Pensieri"

 

Caro Nicola, per anni siamo stati a pensare che stessimo sbagliando qualcosa.
Se stessimo trascurando qualcosa di importante senza capire cosa fosse importante. Ci siamo chiesti se quello che stavamo facendo era sufficiente. Cosa ci fosse di "importante" da fare

Abbiamo perso tempo!

Carissimo Nicola, io penso di averlo capito oggi quando ho accompagnato Lorenzo a scuola e una nostra carissima amica mi ha detto: "ci ha lasciato lu zi’ Eugeniu…".

Abbiamo perso tempo! Ecco la cosa importante che dovevamo fare : non perdere tempo!

Siamo arrivati in ritardo col dottore Catamo, e Don Giovanni Tondo, con Don Vito Frassanito, e don Filicetto Cacciatore, con Don Giovanni Milanese e oggi siamo in ritardo con Eugenio Carrozzo.

Ci ha lasciato lo zio Eugenio…no! Ci ha lasciato l’ultimo pezzo di storia.

Abbiamo fatto andare via l’ultimo pezzo di memoria storica di Veglie, dell’Arneo e del Salento, i ricordi delle lotte contadine e delle conquiste sociali.

A quanti studenti ha raccontato le sue pagine di storia vissuta, quanti si sono laureati trascrivendo ciò che l’Eugenio Carrozzo dettava. Quanti articoli sono stati pubblicati grazie alla sua memoria e alla sua obiettività nel raccontare i fatti.

È stato uomo saggio e preparato, uomo di sinistra (comunista) che rispettava ed era rispettato.

Una delle volte che ci incontrammo al bar Jolly di Torre Lapillo (con la sua radiolina sintonizzata perennemente sul giornale radio), sorridendo mi chiese se nonostante tangentopoli fossi ancora socialista gli risposi che cominciavo ad avere dei dubbi, diventò subito serio e la sua risposta fu secca: " nel partito socialista c’è stato Nenni, Matteotti, Pertini… non puoi dubitare di loro". Continuo ad avere fede nell’idea socialista anche se ultimamente ho commesso qualche errore… forse per questo non mi sono più fermato al bar Jolly di Torre Lapillo…

Mi sono rivolto a lui, come tanti altri, quando liceale dovevo "fare compito in classe di storia". Molte volte mi ha aiutato a prendere bei voti come quando (pur non conoscendo G.B. Vico) mi fece notare come le date nella storia si ripetessero a cominciare dalla rivoluzione industriale in Inghilterra fino all’uccisione di Aldo Moro; oppure quando parlando delle lotte dell’Arneo in maniera semplice mi fece capire la teoria della proprietà privata di J.J. Rousseau e le teorie socialiste di Proudhomme … (senza sapere chi fossero questi due filosofi), le quali teorie ebbi la faccia tosta di ripetere durante l’interrogazione di filosofia, incuriosendo la mia insegnante al punto che d'estate villeggiando a Torre Lapillo volle conoscere Eugenio Carrozzo.

Ecco cosa abbiamo fatto, caro Nicola, non abbiamo avuto la capacità e l’umiltà di frequentare queste persone.

I titoli di studio ci servono a poco se non capiamo la necessità di salvare la nostra identità storica. Possiamo anche saccheggiare gli archivi, possiamo frugare nei cassetti della gente, ma il tempo che abbiamo perso non ascoltando chi poteva parlarci non ce lo darà più nessuno!

Nicola, ti ho scritto perché mi sento in dovere di chiedere scusa all’Eugenio Carrozzo e voglio farlo anche a nome tuo e degli amici che la pensano come noi.

Eugenio, scusaci perché non siamo riusciti ad ascoltarti e... all'inizio del tuo nuovo viaggio porta le nostre scuse a tutti coloro che non abbiamo saputo o voluto ascoltare.
Marcello Spedicato