Diritto alla qualità della vita anche sulle strade di Veglie
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di: Nicola Gennachi, 15 luglio 2001 * "Liberi Pensieri"
A volte,leggendo degli “articoli” dei miei concittadini,mi viene da pensare che il senso civico della denuncia qui a Veglie sembra essere un optional, sembra, a volte, che nella nostra cultura manca la disponibilità a comprendere l’essenza della denuncia scambiando facilmente la denuncia con una accusa.
E’ vero che a volte la denuncia dell’esistenza di un certo disagio può sconfinare, senza che ci sia cattiveria di nessuna natura, in una accusa ad personam e questo, volutamente, ci fa sfociare in una sterile e irrispettosa polemica; ma è pur vero che non tutti siamo dei provetti giornalisti capaci di districarci tra le mille insidie in cui si trova colui che vuol fare informazione.
Ebbene io mi trovo a svolgere la mia attività costretto ad usare le via del paese e con molta franchezza devo ammettere che non è facile circolare per veglie: la viabilità potrebbe essere migliorata. Segnaletica efficiente o no, sindaco e comandante dei vigili urbano modello di dipendenti pubblici o no a me questo aspetto riguarda ben poco. Non è soltanto stando seduto dietro la scrivania, al di del tempo normale di lavoro, che si può dare un giudizio sulla efficienza del servizio svolto.
Impariamo questo: che oltre alla quantità di lavoro svolto ( leggasi ore di lavoro) oggi, in Italia si guarda, in modo particolare, alla qualità dello stesso lavoro. E, quando si parla di qualità del lavoro svolto, i fattori condizionanti, sono numerosi e non tutti intuitivamente individuabili.
Fatta questa intrigata premessa mi chiedo: dato per certo che la circolazione nel nostro paese non è delle migliori, dato per certo che i danni per mancanza di prudenza nella circolazione stradale e per esempio nell’uso del casco ecc., hanno una ricaduta sociale negativa notevole, tutto questo veramente contribuisce a migliorare la qualità della vita a Veglie? E se qualcuno nella sua assurda convinzione pseudoculturale usa una quattro-ruote piuttosto che un ciclomotore come dovrei io giudicare simile comportamento? Certamente barbaro.
Soltanto degli accenni per dire che a Veglie si circola male e che le cause di ciò sono numerose: Alcune dipendono da chi è preposto a individuare comportamenti scorretti degli automobilisti, o inefficienze delle strutture e infrastrutture stradale; altre sono da attribuire a comportamenti scorretti di chi utilizza, a qualunque fine, la strada.
I lavoratori hanno certamente l’inalienabile diritto/dovere di lavorare, ma, deve essere ben chiaro, che il loro lavoro non deve far scadere la qualità della vita della collettività.
In conclusione se il vigile ha la funzione di individuare l’automobilista indisciplinato e trattarlo di conseguenza, chi ha in dovere di migliorare il livello di corretta applicazione del codice della strada da parte degli utenti? Chi ha la competenza di insegnare e far comprendere che i bulletti della strada non certamente hanno la stima della maggioranza silenziosa delle migliaia di corretti automobilisti?
Proviamo a rispondere un po’ a queste domande e vedremo come i vigili, gli assessori addetti al traffico, lo stesso sindaco, avrebbero tanto tempo da spendere in altri aspetti della vita cittadina ancora più importanti.
E’ la cultura di noi vegliesi che bisogna migliorare: una macchina lasciata di traverso è mancanza di rispetto nei confronti di chi ha il diritto di usare quella strada.