... E SIAMO GIA' IN CLIMA ELETTORALE

C. Capoccia  * 06 gennaio 2006 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO(politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


….e siamo già in clima elettorale

 

In questo periodo di fine anno 2005 e inizio del 2006, leggiamo sui giornali dello scandalo che ha interessato la Banca d’Italia, riguardo la  scalata alla BNL da parte di Antonveneta, il coinvolgimento dell’Unipol con il suo presidente Giovanni Consorte e le intercettazioni telefoniche del segretario dei DS Fassino pubblicate recentemente sul quotidiano il Giornale. Esse non hanno valore da un punto di vista giudiziario, (dal momento che l’onorevole Fassino veniva informato sulla procedura che si stava attuando, egli non poteva esserne il regista), tuttavia sono politicamente “inopportune”.

I due grandi partiti -DS e Margherita- che si stanno adoperando nella formazione del partito democratico, devono con grande onestà ed altrettanto senso di responsabilità chiedersi come ciò sia potuto accadere, cercarne le cause e prendere le dovute distanze dai poteri forti economico-finanziari.

 

La sinistra non ha bisogno di una sua banca.

Il movimento cooperativo deve ritornare a porre la sua attenzione alla socialità, al servizio e alla partecipazione, differenziandosi dalle imprese capitalistiche.

 

La politica deve interrogarsi sul suo ruolo e aprire una seria riflessione, ponendo al primo posto la questione morale, dettando le regole entro cui l’economia deve muoversi. Solo una politica forte può non farsi condizionare dai poteri economici, garantendo alla nazione credibilità e libertà ai suoi cittadini.        

Si intravede, in prossimità delle elezioni politiche, una strategia da parte del Giornale di Paolo Berlusconi diretta ad infangare il primo grande partito della sinistra e a mettere in testa agli italiani che siamo tutti uguali. Un conto è essere spettatori e tifare per una squadra, un altro essere padroni di una società e giocare un ruolo diretto nella partita politico-affaristica.

 

…il Premier che si erge a “paladino di moralità”!

Per concludere alla maniera del grande Totò:  Ma mi faccia il piacere…”

M. Cecilia Capoccia
Vice segretario PdCI


                          

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