IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI CONTENUTE NELL'ARTICOLO
DI F. PACELLA SUL VIADOTTO - N.Q. 14.03.2006

A. Greco  *   14 marzo 2006 *  Torna indietro - Puoi premere ALT+I e INVIO  Chiudi la pagina web - Puoi premere ALT+X e INVIO (politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità


  In merito alle dichiarazioni contenute nell’articolo di Fabiana Pacella sul viadotto

Nuovo Quotidiano del 14.03.2006

 

Il viadotto per il completamento della circonvallazione di Veglie non è un capriccio ma una struttura necessaria.

Chi non comprende questa verità a Veglie sono soltanto due persone: l’attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Veglie e il proprietario della cava.

La posizione di quest’ultimo è comprensibile ma non giustificabile. Ha perso tutti i ricorsi amministrativi, ha percorso tutte (dico tutte) le vie politiche, ha tentato un impossibile accordo con la Provincia, ora continua a giocare la carta occupazionale (in una nota dell’Ufficio minerario regionale del 24 luglio 2003 si legge: “…in tali zone –superficie interessata dal viadotto ed una fascia di rispetto di mt.20 da entrambi i lati dello stesso- a seguito di rilievi effettuati, rimarrebbero ancora da coltivare mc. 35.000 circa che richiederebbero un tempo di estrazione pari a giorni 80 circa”. Se il riferimento all’occupazione, poi, è determinato dall’ultimo ampliamento, la cui V.I.A. è del 3/02/2004-BURP n. 13/04, questo riguarda un unico appezzamento ubicato a m.550 dalla Cava principale e non interessa il viadotto).

 Non è comprensibile né giustificabile, invece, la posizione dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Veglie. E’ stato assessore per due mandati. In tutti i modi, già dal maggio 2000, ha cercato di far cambiare il tracciato, che poteva modificare solo il Comune di Veglie, perché le varianti sono di competenza del Comune. E’ già passato un anno da quando è assessore ai lavori pubblici con una nuova maggioranza. Né nella passata né nella nuova maggioranza è riuscito a convincere i suoi compagni di cordata a cambiare il tracciato. Ora tenta di convincerli con argomenti pretestuosi come quello del denaro sprecato, del Presidente Pellegrino che non sa…. ecc.. Ma con chi se la prende?

E poi, se i lavori stanno per iniziare e i suoi tentativi di bloccarli sono falliti, se crede veramente in ciò che dice e se ha una coscienza politica, gli rimane una sola via d’uscita dignitosa: le dimissioni da assessore e da consigliere.

I consiglieri di minoranza avevano posto al Sindaco Fai, con un’interpellanza del 20 settembre 2005, il problema del suo assessore ai lavori pubblici che remava contro la realizzazione del viadotto e contro il lavoro, già difficile, della Provincia. Allora assicurò, nella risposta, che non era vero. Ora invece, il 2 febbraio 2006, ha chiesto al Presidente Pellegrino un incontro per affrontare i problemi politici connessi al completamento della circonvallazione.

Sarebbe gravissimo se, tra qualche giorno, dovessimo sentirci raccontare, che per conservare la poltrona di Sindaco è stato costretto a barattarla con l’assenso  e il sostegno alle pretestuose idee del suo assessore ai lavori pubblici.

Confido molto in Giovanni Pellegrino e nel suo staff politico e amministrativo.

 

Veglie 14.03.2006

Prof. Antonio Greco
Consigliere comunale
E già Sindaco di Veglie



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