SEDUTA CONSILIARE DEL 20 APRILE 2006
A. Greco * aprile 2006 * (politica)* Caratteri grandi-medi-normali * Accessibilità
Seduta consiliare del 20 aprile 2006
Presenti, all’inizio di seduta, 18 consiglieri. Assenti due consiglieri della maggioranza e uno della minoranza.
La seduta è stata aperta alle ore 9,30 ed è stata chiusa alle ore 19,30, per una durata complessiva di ore 10, senza nessuna interruzione.
Sono intervenuti: cinque su sei consiglieri di minoranza; due consiglieri della maggioranza.
ORDINE DEL
GIORNO
La
convocazione della seduta
è stata chiesta da sette consiliari di minoranza per il
punto n. 15
Prima dell’inizio
dell’esame dell’ordine del giorno, il Presidente
del Consiglio dà lettura della costituzione di un nuovo
gruppo consiliare, I Socialisti, formato da due consiglieri. La
minoranza dà lettura di due dichiarazioni, la prima per
lamentare che da tre mesi la maggioranza non ha sentito il dovere di
convocare il Consiglio e che, per nascondere la richiesta di
convocazione della minoranza, ha aggiunto un numero spropositato di
punti all’ordine del giorno; la seconda per chiedere le
dimissioni di Cascione da assessore ai lavori pubblici per le
dichiarazioni fatte alla Gazzetta del Mezzogiorno, smentite dal
Sindaco. La lettura della terza dichiarazione della minoranza
è stata rinviata dal Presidente del Consiglio al momento
della discussione di una delle interpellanze.
1) Lettura ed approvazione verbali seduta consiliare del 04.01.2006 e del 19.01.2006;
Tre delibere sono risultate ancora sbagliate. Emendate sono state approvate.
2) Lettura ed approvazione verbali seduta consiliare del 30.01.2006;
Approvati.
3) Interpellanze ed interrogazioni consiliari - risposta;
Per la prima volta l’amministrazione non ha elencato, in dettaglio, nell’ordine del giorno, anche per la dovuta informazione ai cittadini, le sette interpellanze della minoranza che di seguito, in sintesi, si riportano:
- controllo interno delle determinazioni dirigenziali – risposta insoddisfacente
- potatura dei lecci – risposta insoddisfacente
- esercizio provvisorio e gestione provvisoria prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2006 – risposta insoddisfacente
- annullamento dell’affidamento alla Sobarit di Lecce dei ruoli per la riscossione coattiva dell’ICI per gli anni 1998-2004. Sono state chieste le dimissioni di Cosimo Mangia da presidente della II Commissione consiliare – risposta insoddisfacente;
-
Zone
PEEP non ancora assegnate – risposta
soddisfacente perché saranno riaperti i termini del bando e
chi ha fatto la domanda dovrà rifarla;
- Annullamento ruoli ICI anni dal 1998 al 2004 – risposta insoddisfacente;
- Incarichi esterni a più soggetti; risposta insoddisfacente.
4) Esame mozione prot. n. 2520 del 27 /02/2006 avente ad oggetto “Union3: cosa succede?”;
La minoranza chiedeva che il Consiglio Comunale valutasse l’attività dell’Union 3. La mozione è stata respinta con 6 voti a favore, 10 contrari e uno astenuto.
5) Esame mozione prot. n. 2522 del 27/02/2006 avente ad oggetto “Modifica delibere di Giunta Comunale n. 125/05 e n. 2/06”;
La minoranza chiedeva di rivedere l’assegnazione del servizio trasporti diversamente abili a ditta esterna per mancanza di copertura finanziaria. La mozione è stata respinta con voti 6 a favore e 11 contrari.
6) Istituzione Commissione cittadina per le pari opportunità – Approvazione Regolamento;
Su richiesta della maggioranza l’argomento è stato rinviato.
7) Modifica ed integrazione regolamento per la determinazione dei criteri e modalità per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi a favore di Enti ed Associazioni;
Su richiesta della maggioranza l’argomento è stato rinviato.
8) Approvazione modifiche allo Statuto dell’Union 3;
Le modifiche, anzi la presa d’atto di alcune modifiche allo Statuto dell’Unione (tra le quali l’aumento, ingiustificato, delle indennità di consiglieri, assessori e Presidente dell’Unione) sono state votate (12 voti a favore e 6 contrari) ma non sono state approvate perché per l’approvazione occorrevano 14 voti, che la maggioranza non ha raggiunto.
9) Adesione Consorzio Entechnos;
La minoranza ha chiesto la sospensiva anche perché mancavano alla bozza di delibera alcuni dati essenziali. Argomento rinviato.
10) Estinzione anticipata e rifinanziamento di mutui contratti con Cassa depositi e Prestiti successivamente al 31.12.1996 mediante emissione di prestito obbligazionario comunale per l’importo massimo complessivo di € 7.500.000,00, da perfezionarsi ai sensi dell’art.41 del D.Lgs. 448/01;
Il merito della delibera è nell’oggetto: l’amministrazione Fai intende estinguere un debito con la Cassa e ne contrae un altro con una Banca privata. Da pagare in 20 anni. Una delibera importante.
La minoranza ha contestato all’amministrazione di non aver tenuto conto che il Consiglio Comunale, nel 2002, aveva imposto, come atto d’indirizzo, per qualsiasi operazione di finanza derivata, di fare un’indagine di mercato e, invece, il 26 settembre 2005 la Giunta Comunale ha conferito incarico, “sulla base di un’offerta avanzata tramite propri rappresentanti ed in vari incontri”, alla Banca OPI S.P.A. di reperire le risorse finanziarie necessarie per l’anticipata estinzione dei muti contratti dal 1996 con la Cassa. La delibera è stata approvata con appena 11 voti a favore e 6 contrari. A riguardo è stato presentato esposto ai Carabinieri della Stazione di Veglie.
11) Riconoscimento debito fuori bilancio.
Per strade aperte nel 1992, dopo una causa giunta a sentenza definitiva nel 2004, il Comune è stato condannato a pagare € 265.000,00. L’amministrazione ha concluso una transazione per € 215.000,00 (28.000,00 € in meno rispetto alla somma precettata), onnicomprensivi. La minoranza ha contestato il fatto che le suddette somme potevano essere pagate con l’avanzo di amministrazione 2004 (pari a € 295.512,00 e già disponibile nel luglio 2005), come impone la legge, e non con un ricorso a un mutuo come ha fatto la Giunta Fai. Un assessore della Giunta Fai, prima ha detto che non sapeva nulla del debito fuori bilancio ma poi ha affermato che non è stato utilizzato l’avanzo di amministrazione per coprire il debito per scelta politica. La delibera è stata approvata con 11 voti a favore e 6 contrari. Anche a tale riguardo è stato presentato esposto ai Carabinieri della Stazione di Veglie.
12) Apertura nuove strade - Approvazione progetto preliminare in variante al P.R.G. vigente ed acquisizione dei terreni relativi al Patrimonio Comunale;
Riguarda il prolungamento di via Amedeo di Savoia. La delibera è stata approvata con 11 voti a favore e 5 contrari (per difformità nelle planimetrie);
13) Fornitura, installazione e configurazione del sistema informativo comunale e dei servizi correnti;
E’ stata respinta la richiesta della minoranza di un rinvio (6 voti a favore e 11 contrari). Dopo la presentazione da parte della minoranza di 5 emendamenti e la constatazione di alcuni errori nel capitolato speciale, la delibera è stata approvata limitatamente alla decisione di indire una gara di evidenza pubblica e senza l’approvazione di tutti gli atti allegati.
14) Voti alla Giunta Regionale Pugliese per la re-istituzione del Distretto Sanitario n. 5 di Copertino;
Un atto quasi inutile.
15) Valutazione linee programmatiche di governo con particolare riferimento al nuovo PUG e alle aree P.I.P. – Art. 36 co. 5 dello Statuto comunale.
La delibera, presentata dalla minoranza, è stata respinta (dopo il dibattito più avanti sintetizzato) con 11 voti contrari e 4 a favore (tre consiglieri di minoranza assenti).
16) Comunicazione del Sindaco del Decreto n. 04/2006.
E’ il quarto decreto sindacale, in un anno, di nomina della giunta per il problema delle pari opportunità.
(Sintesi del dibattito sul 15 punto dell’ordine del giorno)
Uniti per Veglie, la lista che ha vinto le elezioni amministrative nel 2005 con 3.535 voti, era formata da Margherita, SDI, UDC, Verdi e Indipendenti. Dopo un anno: l’UDC non è più rappresentato, lo SDI ha un solo consigliere e 2 assessori, sono nati due nuovi partiti, Uniti al Centro e i Socialisti. La maggioranza, partita con 14 consiglieri è passata a 13, poi a 12 (ufficiosamente) e in quest’ultimo consiglio ha approvato molte delibere con soli 11 voti.
Pur mantenendo distinte le votazioni politiche da quelle amministrative, balzano evidenti alcune anomalie politiche locali: lo SDI-Rosa nel Pugno alle politiche 2006 (Senato) ha ottenuto a Veglie 139 voti (contro i 356 voti delle amministrative 2005 ottenuti dai due consiglieri presenti in consiglio); la Margherita (Fai-De Bartolomeo) ha ottenuto al Senato 652 voti (contro i quasi 2000 voti delle provinciali del 2004); i Verdi alla Camera 2006 hanno ottenuto 73 voti (contro i 183 voti ottenuti alle amministrative 2005 dal consigliere Vittorio Albano). Bastano queste poche anomalie per dire che la politica nella maggioranza latita e i partiti che la rappresentano sono meri simboli che si usano solo quando servono a qualcuno.
La nuova amministrazione ha consumato subito, dopo nemmeno un mese, la sua luna di miele.
L’attuale
amministrazione ha un Sindaco a tempo pieno ma a potere vuoto...
Se vi sono cose buone fatte dall’attuale Giunta, sono quelle pubblicizzate dal quadrimestrale (realizzato con procedure irregolari) Veglie, il punto amministrativo e provenienti dal passato. Inutile ripeterle.
Non si possono però nascondere:
gli errori: il caso Sobarit-Bonacchi; 21 contenziosi in un anno; quattro decreti sindacali per fare una Giunta e tante, tante irregolarità e illegittimità; Statuto e Regolamento calpestati;
le omissioni: non si parla più dell’allargamento della Veglie - Torre Lapillo; sono stati cancellati per il 2006 i finanziamenti della Provincia per la sistemazione idraulica lungo la circonvallazione; il regolamento per i vigili urbani è rimasto tra le tante promesse non mantenute del Sindaco;
i ritardi: il Piano Urbanistico Generale è rimasto nella mente di qualcuno; la variante alla zona PIP presenta procedure sbagliate e tante contraddizioni; da cinque anni l’amministrazione non riesce a far utilizzare un lotto di mq 3.200 di zona PIP, mentre alcuni artigiani prendono la via di insediarsi in zone attrezzate di altri comuni.
Queste situazioni rappresentano una grave sconfitta di tutti, amministratori e cittadini, rassegnati e passivi. Destino? No, ignavia.
Antonio Greco