Piano delle Opere Pubbliche per il periodo 2002-2004: interrogativi tecnici
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da: Antonio Greco, 27 dicembre 2001 * "Politica"
Comunicato Stampa
"Dopo tre mesi dalla adozione da parte della Giunta Comunale, l'ass. Catamo ha dato alla stampa la notizia che l'amministrazione comunale di Veglie ha varato un piano delle Opere Pubbliche per il periodo 2002-2004 e che il paese si appresta a diventare un cantiere.
Non un dibattito, non un manifesto per informare i cittadini e invitarli alla partecipazione su opere tanto importanti, come è nello spirito della legge che impone la pubblicazione di simile delibera all'Albo Pretorio per non meno di 60 giorni.
E forse perché un dibattito pubblico avrebbe subito reso chiaro che il "bilancio" delle opere realizzate nel 2001, pure presentato ieri alla stampa, è identico a quelli del 1999 e del 2000.
Ma poi, una lettura attenta della delibera di Giunta Comunale n. 150 del 28.9.2001 (certamente da rettificare o da ritrascrivere) pone una serie di interrogativi tecnici. Solo a mo' di esempio:
- la disponibilità finanziaria per il triennio è di 39 miliardi 267 milioni e 800 (come si legge nel Quadro della disponibilità finanziaria) o di 50 miliardi 757 milioni e 871 (come si legge nella scheda "Articolazione copertura finanziaria")?
- la disponibilità finanziaria per il 2002 è di 16 miliardi 340 milioni e 800 o di 29 miliardi 520 milioni e 871mila?
- il costo del completamento dell'ex Convento Francescano è di 3 miliardi e 800 milioni o di 3.500 o, come in altra scheda, di 4.800 milioni?
E questo senza entrare nel merito delle opere da realizzare e dei relativi costi, perché siamo ancora ai progetti di massima, cioè alle intenzioni, spesso velleitarie.
Ma l'ass. Catamo, esperto in critiche da fare e non ancora nel subirle, che per la verità, da quando percepisce una indennità di circa due milioni e 800 mila lire al mese parla e scrive di meno, dirà che il 28 settembre era assessore ai Lavori Pubblici da appena dieci giorni, pur essendo assessore anziano dal maggio 2000. I vegliesi sanno, però, che le OO. PP. della amministrazione Carlà sono state gestite e tenute bloccate per due anni da Alleanza Nazionale, il partito dei consiglieri comunali a numero variabile secondo le stagioni. Ed è forse l’unico amministratore, l'assessore Catamo, che si è reso conto che i cittadini vegliesi non ne possono più di questa amministrazione di centro-destra e cerca in tutti i modi di apparire campione di efficienza. Le prove? Il vociare continuo sui parcheggi a pagamento, la forte e motivata resistenza agli espropri per la mega-opera (finanziata solo per un terzo dai POR) del cosiddetto canalone, la numerosissima partecipazione agli incontri culturali organizzati da Alleanza Cattolica e dall'assessorato alla cultura (all'incontro del 15 dicembre c'era una, contata, una sola persona!)...
Pur nel disinteresse
generale, i cittadini vegliesi sono ansiosi di sapere dal Sindaco Carlà una
cosa: quanto devono aspettare ancora le opere pubbliche vegliesi prima di conoscere il nuovo vice-sindaco e il nome del settimo assessore (questioni che
bloccheranno ancora le attività dell'amministrazione)?
Veglie 26.12.2001
Antonio Greco