COSi' SI CAMBIANO LE CARTE IN TAVOLA

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dal QUOTIDIANO, 15 luglio 2003 *  Si ringrazia la Caffetteria PAMAS - Precisazione

 

La realtà dei fatti e le letture datate.
Così si cambiano la carte in tavola

 

Se fossi un imprenditore edile sarei sicuramente iscritto al "Claai",  poiché potrei contare sulla difesa d'ufficio dei miei interessi privati, anche quando questi venissero apertamente a scontrarsi con gli interessi di un'intera comunità.

 

Sarei difeso dalla prosa barocca del suo segretario regionale, che mettendo insieme un paio di metafore mi farebbe passare per vittima designata, qualora i miei interessi non fossero riconosciuti dalla pubblica amministrazione, benché sostenuti da abili avvocati, docenti universitari, in sede giudiziaria. Il segretario del "Claai", non conoscendo l'argomento del contendere e senza alcuna preoccupazione di sfociare nel ridicolo, alterando i termini del problema e utilizzando le forme del paradosso e del grottesco, riuscirebbe attraverso la stampa a dimostrare i torti che un imprenditore subirebbe, qualora incontrasse "i poteri forti".

 

L'occupazione sarebbe un'arma sempre utilizzabile, lo spettro dei licenziamenti e le sorti dei lavoratori rafforzerebbero la posizione dell'imprenditore affermato costretto dalla mala politica alla chiusura dell'attività. Qualora tutto questo armamentario retorico non fosse sufficiente, il dottore Maurelli avrebbe la sfacciataggine di inoltrarsi in giudizi tecnici, liquidando la professionalità dei progettisti e concluderebbe, come ha già fatto per la circonvallazione di Veglie, sostenendo: «Il nostro è un mostro che richiama una V sghemba, uno sgorbio di un bambino di tre anni, un vibrione del colera, un qualcosa che comincia dal nulla e finisce senza concludersi». Letture datate. Peccato che il dott. Maurelli (non vivendo più a Leverano) non si è accorto che tutto il traffico proveniente dal Nord di Veglie (da Salice per intendersi) e diretto a Sud (Leverano, Copertino, Nardò) e viceversa e gli automezzi pesanti di ghiaia, calcestruzzo e bitume dell'impresa Panarese, che attraversando mettevano a soqquadro l'intera cittadina, già utilizzano la circonvallazione. Ad essere penalizzati sono quanti, provenienti da Carmiano, Novoli, Salice, Guagnano e Campi, vorrebbero raggiungere Torre Lapillo e Porto Cesareo e ritornare senza essere costretti a passare per il centro di Veglie, perché la circonvallazione è bloccata dagli interessi del "capitalista di successo".

 

Ma l'intraprendenza del segretario regionale del "Claai" non viene scalfita dall'evidenza dei fatti e nella furia argomentativa tira in ballo le bellezze fisiche del Presidente Ria: «Non vorrà sciupare tutto con uno stupido incidente di percorso, proprio alla fine».

C'è sicuramente una caduta di stile. Il dottore Maurelli, bisogna dargli atto, ci risparmia l'attacco contro le "toghe rosse" e il "complotto dei comunisti", perché il quadro da lui dipinto sia perfettamente in linea con i tempi.
di Giovanni Caputo, ex assessore comunale