PAURA DI PERDERE IL POSTO. SIT-IN di 15 OPERAI

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dal QUOTIDIANO, 15 luglio 2003 *  Si ringrazia la Caffetteria PAMAS - Precisazione

 

Veglie, la protesta della circonvallazione
Paura di perdere il posto. Sit-in di 15 operai: oggi il bis

 

VEGLIE -  Ieri mattina alle 8 protesta in maniera per così dire soft, senza rumore a con via libera al transito dei mezzi in entrata e in uscita. Ma da oggi potrebbe essere un vero e proprio marasma. I quindici dipendente dell'impresa edite "Fratelli Panarese" di Veglie, minacciati da un mese di licenziamento a causa dell'inevitabile ridimensionamento dell'attività estrattiva della cava in cui lavorano e sulla quale dovrebbe passare il viadotto che completerebbe la circumvallazione del nord Salento, ieri hanno incrociato le braccia davanti ai cancelli della ditta disposti a tutto pur di salvare il loro futuro lavorativo.


Tanti i botta e risposta susseguitesi in questi giorni a tamburo battente fra le varie parti in causa - ditta Panarese, operai, Provincia di Lecce e Amministrazione di Veglie, quella vecchia e quella in carica, molte le accuse, grande il polverone ma poche o meglio nulle le soluzioni al problema. "Ci attendiamo una risposta concreta dalla Provincia", dicono i manifestanti, schierati comunque al fianco dei Panarese, giudicati in un certo senso "costretti" "al taglio del personale poiché già da tempo si è dovuto bloccare la coltivazione della cava".

 

L'attuale sindaco Roberto Carlà ha gettato acqua sul fuoco: "Come amministratori - dice - faremo di tutto per salvare il futuro occupazionale delle maestranze. Aspetteremo le decisioni della Provincia". Ieri una delegazione di lavoratori, a cui si sono aggiunti Salvatore Zermo, della Uil, e Rocco Maurelli, segretario regionale Clai Puglia, hanno avuto un incontro con Carlà. Chiara la loro richiesta: poter lavorare da una lato ma anche deviare il tracciato di completamento della bretella, il cui progetto ammonta a 4 miliardi e mezzo di lire, evitando di insistere sulla cava e mettendo magari d'accordo un po' tutti. Dalle prime ore di stamane, intanto, una nuova agitazione è prevista all'ingresso dell'impianto produttivo.
di Fabiana Pacella