"IL
CAVALLINO ORA SVENTOLA
ANCHE SULLA NOSTRA TORRE"
Alla festa in paese anche la splendida 512 Testarossa
«Me lo sentivo. Altroché se me lo sentivo. Il cuore stavolta me lo diceva che avremmo vinto. Anche per questo già prima della gara avevo fatto stampare quindicimila volantini e duecento locandine». Un bel rischio, non crede? E se la Ferrari non fosse arrivata prima? Se Hakkinen non avesse perso tempo con il secondo pit-stop? Salvatore Ingrosso, "scoppiettante" presidente del Club Ferrari di Veglie, sorride e taglia corto: «Ma abbiamo vinto, no? E poi la Formula Uno è fatta di rischio, ed io ho rischiato».
Quindicimila volantini. Su ognuno di essi la frase "Ferrari Club Veglie, anno 2000: Ferrari è campione del mondo". Ci ha pensato un aliante a motore a farli piovere sulle case di Veglie mentre in paese scoppiava la gioia dei tanti, tantissimi ferraristi locali (tutta la cittadinanza, per farla breve).
La festa era iniziata già di prima mattina. «L'appuntamento ce l'eravamo dato nel bar Vittoria di piazza Umberto I. A parte il nome, che è tutto un programma, lì ci sono due grosse sale, una attrezzata con un maxischermo, l'altra con un grande televisore», riprende Salvatore Ingrosso. Il Club Ferrari di Veglie, bisogna dire, è il primo costituito in tutta l'area meridionale dell'Italia, ovvero da Roma in giù, circa trent'anni fa. Attualmente conta circa duecento soci e tra questi ce ne sono tre che vivono in Germania, sette in Belgio, due in Cina, due in Argentina, due in Spagna.
Alla festa ieri mattina ce n'erano molti. «E poi man mano che il tempo passava si sono aggiunti altri amici arrivati da Manduria, Martano, Copertine e da altri paesi. Dopo aver stappato lo champagne lì nel bar per festeggiare la vittoria, perciò, abbiamo dato vita ad un corteo di auto di circa 700 metri, aperto dalla splendida Ferrari 512 Testarossa che appartiene al nostro amico leccese Alessandro Perrone, titolare della concessionaria Maserati Jolly di Lecce. Così abbiamo girato per le vie del paese, abbiamo scattato le foto, poi abbiamo issato la bandiera del Cavallino rampante sulla torre più alta di Veglie e poi abbiamo raggiunto la nostra piazza Enzo Ferrari, che è la prima piazza al mondo in ordine di concessione intitolata a Ferrari. Lì abbiamo brindato di nuovo. Perché dopo ventuno anni che inseguivamo questa vittoria una bella festa ci voleva, non crede?».
Da Il quotidiano di Lecce, 9 ott. 2000