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L'Italia divorata
dal gioco d'azzardo
Salento ai vertici

di Giovanni Delle Donne

LECCE - Nel solo mese di settembre gli italiani hanno investito 341 milioni 673mila 224 euro per rincorrere la dea bendata, 43 milioni in più del settembre 2010. I pugliesi hanno contribuito con 22 milioni 871mila 738 euro e 25 centesimi con un incremento del 3,29 per cento rispetto all’anno precedente. Leggermente cresciuta anche la quota scommesse salentina che si è attestata su circa quattro milioni e mezzo di euro al mese che fanno la bella sommetta di quasi 50 milioni l’anno. Cifre esorbitanti nelle quali, comunque, per i pugliesi ed i salentini non sono incluse quelle riferite al gioco a distanza. Cifre, perciò, che riguardano esclusivamente le scommesse sportive e dunque destinate a crescere in maniera esponenziale aggiungendo l’altro filone del gioco legale, quello della miriade di biglietti «gratta e vinci & simili» che spuntano da ogni parte.

Cifre da manovra finanziaria sulle quali lo Stato ha deciso di tenere gli occhi ben spalancati creando un apposito organismo, l’Agenzia dei monopoli (ne parliamo diffusamente negli altri articoli), in grado di vigilare sulle ricevitorie che consentono il gioco e che sono sempre più diffuse su tutto il territorio nazionale.

Ma torniamo alle cifre, anche se limitate alle scommesse sportive. Per capire bene le dimensioni del fenomeno e le curiosità (ed i rischi) che vi ruotano intorno.

In un mese, dicevamo, gli italiani hanno effettuato giocate per quasi 342 milioni di euro (93 milioni dei quali sono riferito al gioco a distanza) con un incremento medio dello 0,52 per cento rispetto all’anno precedente. La Puglia, con un più 3,29 per cento, è l’ultima delle regioni in cui si è avuto un incremento delle giocate; ma ci sono nove regioni nelle quali le somme investite si sono ridotte, con le Marche in contrazione record (meno 19,26 per cento). Le regioni dove, invece, la crescita si dimostra inarrestabile sono la Lombardia (più 11,07 per cento), il Molise (più 13,26), il Piemonte (più 16,63) e soprattutto l’Umbria con un incremento record pari al 17,14 per cento.

Per quanto riguarda le quantità, in un mese in Abruzzo sono stati «investiti» nelle scommesse 6 milioni 258mila euro, in Basilicata un milione 780mila, in Calabria 7 milioni 245mila, in Campania (record assoluto, come era prevedibile) 49 milioni 586mila, in Emilia Romagna 16 milioni 112mila, in Friuli Venezia Giulia 2 milioni 832mila, nel Lazio 30 milioni 602mila, in Liguria 5 milioni 330mila, in Lombardia 34 milioni 78mila, nelle Marche 6 milioni 18mila, in Molise 853mila, in Piemonte 12 milioni 973mila, in Sardegna un milione 240mila, in Sicilia 18 milioni 681mila, in Toscana 15milioni 161mila, in Trentino Alto Adige 2 milioni 746mila, in Umbria 3 milioni 349mila, in Valle D’Aosta 170mila, in Veneto 10 milioni 155mila, in Puglia, infine, 22 milioni 871mila euro. A questi vanno aggiunti i 93 milioni 620mila euro giocati a distanza e quindi non collocabili nei singoli territori.

Sempre nel mese di settembre sono stati emessi 41 milioni 623mila 713 biglietti con un valore medio della giocata pari a 8,40 euro. Invece, la media degli importi dei biglietti vincenti è stata pari a 136,70 euro. Perchè non si gioca soltanto, si vince pure. Cifre minime, come abbiamo visto, ma si vince. Vedremo in altro articolo più nel dettaglio come sono andate queste vincite.

Tornando alle scommesse, a fare la parte del leone, come ampiamente prevedibile, è stato il calcio con «investimenti» pari a 316 milioni 342mila 556 euro; in pratica il 92,59 per cento del totale.

Un pò a sorpresa, ma non troppo, e comunque a debita distanza, si piazza il tennis che in un mese ha movimentato otto milioni 225mila 707 euro seguito dal basket con sette milioni 518mila 80 euro di scommesse. Si scende poi nettamenta con gli altri sport. In questa speciale classifica troviamo il volley (scommesse pari al due milioni 697 mila euro), il motociclismo (un milione 756mila), l’automobilismo (e questa si che è un sorpresa, con appena un milione 569mila euro), il rugby (un milione 374mila), il baseball (817mila), il ciclismo (572mila), l’hockey sy ghiaccio (365mila), il football americano (229mila). Soltanto al dodicesimo posto, e questa si è una grossa sorpresa, troviamo l’atletica leggera che lo scorso settembre ha movimentato appena 150mila 496 euro.

A seguire troviamo l’hochey pista (12.967 euro), il golf (5.320), la pallanuoto (4.228) ed addirittura il beach soccer su cui alcuni incalliti scommettitori hanno puntato 1.230 euro. Insomma, una puntata - anche minima - non si nega a nessuno.

L'Italia divorata dal gioco d'azzardo - Salento ai vertici
GdM
16/11/2011