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COMUNICATO STAMPA

IL DEFICIT DEL PETRUZZELLI?

LO PAGHERANNO I BARESI”


Mentre la cultura italiana muore, i teatri chiudono, i musei licenziano e sprangano le porte, i centri di cinematografia e accademie varie piangono i bei tempi, nell’attuale drammatica situazione economica, sociale e culturale, la cultura paga più.

Con il commissariamento della Fondazione Petruzzelli di Bari, si dovrebbe così riuscire a salvare questo ente lirico, ma la crisi in cui ormai versa non solo impedisce l’approvazione del bilancio, ma vede compromesso il suo ruolo di contenitore in cui far sviluppare la vitalità teatrale e gli impulsi culturali ed artistici della Città, mettendo a rischio ben 200 posti di lavoro.

Non si riesce a comprendere come mai per anni ci sono stati consiglieri di amministrazione silenti, che hanno accondisceso alla gestione fallimentare del teatro Petruzzelli, perchè non hanno parlato prima in presenza di un organo di controllo? Non vorremmo pensare che il prezzo del fallimento di tale gestione possa ricadere sulla pelle degli ignari cittadini, dovendo far pagare loro l'addizionale comunale e regionale.

Desideriamo richiamare con forza l’attenzione su quanto staaccadendo, poiché la cultura è un diritto costituzionale che va garantito e tutelato, ma per farlo è necessarioinvertire la rotta, la Fondazione è un soggetto di diritto che deve operare nel rispetto delle leggi, orientata alla cultura, allo sviluppo e al progresso,va riprogettato un futuro nel quale sempre di più chi merita e ha idee possa vivere grazie alla cultura stessa.

In situazioni come questa, come di solito, chi ci va di mezzo sono i lavoratori, , non se ne può più di assistere indifferenti a situazioni organiche della Fondazione orientate a veri e propri alberi genealogici delle famiglie maggiormente rappresentate al proprio interno, mentre tanti altri rischiano di perdere il posto di lavoro.

L’angoscia che vivono i lavoratori e che si sentono traditi da chi ha alimentato false promesse e aspettative e ora sono senza contratto, perchè in passato si è scelto sistematicamente di sforare la pianta organica.

Il dissesto finanziario della Fondazione, riviene esclusivamente da una cattiva gestione, non da difficili situazioni di mercato, come per un’azienda privata. La ragione semplice è che si sono impegnati soldi che non c’erano e che si sapeva che non ci sarebbero stati.

La difficilissima situazione economica che vive la Fondazione Petruzzelli,commissariata dallo scorso due marzo, deve vedere impegnati tutti sia il Governo che gli enti locali, per farla funzionare come si deve, bisogna ripristinare anche la funzionalità del Consiglio d’Amministrazione, nulla è più triste che vedere un teatro silenzioso che diventa simbolo di una cultura spenta.

Al commissario straordinario Carlo Fuortes gli auguriamo un buon lavoro,serve un nuovo modello di gestione, contrassegnato da trasparenza, efficacia e competenza,che la sua presenza possa consentire lo svolgimento di concorsi pubblici per assumere il personale della Fondazione, poiché non si può assistere a drammi paralleli sia umani che artistici.

In tempi di recessione, come tutti noi, può fare ben poco per risolvere i guai e le incognite dell’economia mondiale, ma togliere ai cittadini non solo il lavoro, ma anche cultura e spettacolo, significa svegliare il cane che dorme .


Il Segretario Regionale UGL Comunicazioni

Camillo Massari




IL DEFICIT DEL PETRUZZELLI? “LO PAGHERANNO I BARESI”
UGL provinciale
14/03/2012