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VIVIAMO TUTTI NELLO STESSO MONDO, OVVERO: MA COSA VOGLIONO DA NOI? Tutti i giorni, i media ce ne portano una nuova. E noi, comuni cittadini, che ci barcameniamo in un vivere quotidiano irto di problemi, fatichiamo a ben comprendere se chi parla si rivolga a noi o ad ipotetici abitatori di un altro pianeta. Procediamo a ritroso: “Mandiamo fuori casa i bamboccioni”, dice il Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa il 4 ottobre scorso, illustrando la norma della Finanziaria che prevede uno sconto Irpef di 991,60 Euro per i primi tre anni (circa 300 Euro l’anno), per la fascia di giovani di tutta Italia compresi tra i 20 e i 30 anni, che stipulerà un contratto di locazione.
E’ risaputo che questa frase ha suscitato un vero vespaio, perché, va bene lo sconto Irpef, ma i soldi per l’affitto i giovani dovranno chiederli a mamma e papà? E come li rimborseranno se il lavoro precario, quando c’è, concede a malapena di coprire le spese personali? Su “Magazine” del Corriere della Sera n. 29 del 19 luglio 2007, appare un articolo a firma Angelo Panebianco che titola: “EVVIVA LA GRANDE FUGA DAL SUD, COME NEGLI ANNI 60”. E il sottotilo incalza: “Sicilia e Campania le regioni più abbandonate, Lombardia ed Emilia le più ambite. In 270 mila dal Mezzogiorno al Nord per trovare lavoro. Negli ultimi decenni, invece, ciascuno rimaneva inchiodato al luogo di nascita anche se là non c’era un mestiere. E i sussidi pubblici servivano allo scopo”.
Cosa c’è di tanto esultante in questa notizia? Sarà perché quei benedetti anni 60 li ho vissuti; sarà perché ho visto i sacrifici dei nostri emigrati, ma di esultante non riesco a vederci nulla. Continua Panebianco: […] “La notizia cattiva è che l’economia meridionale cresce molto meno dei nuovi Stati membri dell’Unione, come la Slovenia o l’Estonia, l’Ungheria o la Repubblica Ceca. […] Ed elogia i “gli sforzi giganteschi“ compiuti da questi Paesi. Non parla, invece, della corsa verso quei luoghi effettuata da tante nostre imprese, alla ricerca di mano d’opera a minore costo per incassare maggiori profitti. Nulla togliendo alla buona volontà di quelle popolazioni, c’è da chiedersi perché tanto lavoro italiano sia stato dirottato verso quei luoghi (e verso la Cina che l’articolista non nomina) quando avrebbero dovuto essere create le condizioni affinché queste opportunità raggiungessero il nostro meridione.
Comunque, siamo logici, la realtà resta quella che è, e poiché non si può stare con le mani in mano, è giusto cercare occupazione là dove il lavoro viene offerto. Oggi, grazie alla migliore istruzione è facilitato il dialogo interpersonale e, al confronto con gli anni 60, con la motorizzazione, la telefonia mobile e le offerte convenienti delle compagnie aeree, le distanze si sono davvero accorciate. A quanto ammonta la paga mensile di un operaio specializzato? Lo avrà calcolato Angelo Panebianco? Non in questo articolo, e pare non contempli neppure il ricongiungimento familiare: questo argomento è stato trattato, in altra sede, dall’Onorevole Lorenzo Cesa, il quale, colto da profonda solidarietà verso lo sfortunato parlamentare Cosimo Mele di Brindisi -sulle cui vicissitudini private non vogliamo sindacare- ha proposto una indennità per il ricongiungimento familiare a favore di deputati e senatori che vivono fuori sede. Indennità anti-adulterio, è stata definita. Roba da non credere. A quanto ammonta lo stipendio di un parlamentare? Chissà se uno sgravio di 300 Euro l’anno, potrebbe bastare! Concludo con una nota positiva: proprio ieri, 26 ottobre, il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha auspicato, e consigliato per la ripresa economica del Paese, un aumento dei salari che ad oggi, secondo la media europea, risultano essere i più bassi. dania VIVIAMO TUTTI NELLO STESSO MONDO, OVVERO: MA COSA VOGLIONO DA NOI? dania 28/10/2007 |