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"PUNTO E A CAPO"

Qualche giorno fa si è tenuto presso il resort Corda di Lana un incontro col sindaco di Vernole, Luca De Carlo, il quale ha rivisitato il percorso formativo di un gruppo di giovani che, avendo scoperto la passione per la politica, sono riusciti a ottener la fiducia della gente per amministrare il loro paese. In qualche anno di entusiasmante amministrazione sono riusciti a far cambiare rotta al proprio paese: qualche centinaio di quintali di plastica raccolta nel territorio di Vernole in quattro giorni, organizzazione di alcuni servizi pubblici non più all'insegna di un puro clientelismo ma dell' efficienza, per passare al recupero di qualche milione di euro di tasse evase. Il loro impegno gli ha fruttata l' assegnazione della “Bandiera Verde” prestigioso riconoscimento nazionale per le politiche di tutela dell'ambiente e del paesaggio.

In sintesi una rivoluzione copernicane nel modo di gestire la cosa pubblica..

La stessa terapia sarebbe il toccasana per un paese spento, demotivato, senza idee, in caduta libera come Veglie.

Questo gruppo di giovani, prima dell'esperienza amministrativa, ha dovuto ripensare il modo di fare politica. Hanno scoperto e messo in atto un modo di fare politica che stabilisce un continuato e diretto rapporto con i cittadini, una politica che spieghi i problemi del paese di cui si interesseranno. Non è stato facile vincere su quella vecchia politica caratterizzata dal famoso pacchetto di voti che spostati da una formazione all'altra, negli anni, cambiano tutto purché tutto il paese resti come prima. Questi novelli politici hanno scoperto l'importanza della vecchia bicicletta per i loro spostamenti e il fermarsi a parlare con la gente. I comizi? Erano la logica conseguenza di tutto un percorso comunicativo con i cittadini. SI SONO RIMBOCCATI LE MANICHE, hanno scoperto il loro autentico ruolo di “braccianti della politica”, quella politica che è passione per il bene comune. Hanno fatto tutto un percorso di sborghesizzazione della figura del politico, hanno messo da parte scrivanie, tavoli, palchi per parlare direttamente al cuore della gente. Hanno ascoltato la gente. Hanno parlato della integrità morale, hanno dovuto convincere i cittadini che loro erano veramente diversi e che avrebbero onorato gli impegni presi se fossero stati eletti. Si sono costruito, giorno dopo giorno, il pedigree morale di persone politiche oneste, pensanti con la propria testa, con un passato trasparente e pronti a scommettere che avrebbero lavorato solo nell'interesse del paese; nel corso della campagna elettorale la vicinannza della gente ha accresciuto giorno dopo giorno il loro entusiasmo e la loro convinzione che i loro programmi erano quelli della gente del paese.

Questo a Vernole qualche anno fa.

E a Veglie di tutto questo cosa si fa?

Si intravedono i primi e incerti passi di un gruppo di giovani che hanno appena iniziato un percorso che sembrerebbe avere delle affinità a quelle del gruppo del sindaco De Carlo.

Sono i giovani dell' associazione politico-culturale “Veglie Domani”. E' già qualcosa per un paese come Veglie, ma l'esperanza del passato, le delusioni avuta della gente da parte della politica permettono solo ai pregiudizi e ai luoghi comuni di farsi strada tra la gente. PREGIUDIZI E LUOGHI COMUNI : due corazzati nemici che sono i primi che devono essere vinti.

Per amministrare oggi ci vuole molto coraggio e determinazione, bisogno profondo di cambiamenti della nostra realtà e cocciutaggine nel pensare bene con la propria testa, anche a costo di sbagliare. I “vecchi” hanno il loro sapere utile ma hanno anche il loro passato politico che va considerato come un guinzaglio che impedisce essere veramente libero nel pensiero e nell'azione. 

Cari giovani, dovete osare, “non abbiate paura” diceva un grande papa, non abbiate paura del pensare con la vostra testa.

Dovete mollare i libri studiati all'università, dovete imparare a parlare il dialetto come se fosse la prima lingua, dovete conoscere il sentire della gente del vostro paese, dovete "sborghesirvi". L'essere borghese può essere uno status conquistato dalla mia generazione ma per voi non ci sono le condizioni per continuare ad esserlo, dovete scoprire quanto è gratificante e innovativo essere, oggi, un “bracciante della politica”.

Tocca a voi giovani e non intendo solo i giovani per dati anagrafici, costruirvi il pedigree di persone politiche oneste e appassionate, di riconquistare la fiducia dei vegliesi contattandoli quasi singolarmente. Mettete da parte la macchina del papà, tirate fuori la bicicletta del vostro vecchio nonno operaio, bracciante e siatene orgogliosi se ha perso il lucido del nuovo, vostro nonno con quella bici ha contribuito a costruire un Paese grande.

Auguri a tutti quei giovani che vogliono scoprire la passione della politica supportata da una integrità morale indiscutibile e trasparente.

Per vincere, mi dovete convincere che siete più bravi di me......non ci vuole molto.

Nicola gennachi


"PUNTO E A CAPO" - Qualcosa di nuovo nella politic a Veglie?
nicola gennachi
9/12/2014