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AAA cittadino benemerito cercansi

Che l’Italia, divisa fra Nord e Sud, vada a due differenti velocità, è un’ argomentazione cui sono abituata da lungo tempo: i media ci ritornano sempre su, tanto che oramai “la- notizia- neppure-fa- più- notizia”…

E’ l’osservare un Veglie che va a differenti velocità, come se ognuno corresse in proprio, che mi inquieta: c’è un Veglie ricco, che non riesce a fare a meno della presenza di personaggi di spicco e c’è un Veglie al verde, che non può permettersi si sovvenzionare le iniziative culturali dei cittadini. A mio modesto parere, su questo divario dovrebbe meditare la Pubblica Amministrazione.

Ho letto che Veglie, dal 29-12-07, ha la sua Biblioteca Comunale: di questo non può che esserne orgogliosa tutta la cittadinanza. E, come sempre, per ogni cosa bella che là accade, gioisco pure io.

E’ su come è avvenuta l’inaugurazione che vertono alcune mie perplessità. C’è stato malcontento fra gli ex sindaci per il mancato invito alla cerimonia: questo non mi tocca più di tanto, perché guardo alla politica come servizio al cittadino e non come a un campo di battaglia in cui c’è in palio la gloria personale.

In occasione dell’inaugurazione della Biblioteca, Veglie ha avuto l’opportunità di ospitare l’illustre personaggio Michele Placido, il quale vanta un curriculum di grande rispetto, come ce lo ricorda Katia Manca nel suo articolo al riguardo, apparso sulla GDM del 29 dicembre 2007 (fonte Veglienews).

Ma qui non si tratta di un set cinematografico o di un programma televisivo: stiamo parlando di Veglie e della “sua” Biblioteca Comunale. Chi vuol farmi credere che a Veglie non esistano persone in grado di parlare di se stesse e declamare uno o due passi della Divina Commedia?

Leggo su Veglieonline “C’è stato un tempo in cui i vegliesi erano orgogliosi del proprio Paese” (Lorenzo Catamo) e anche: “[…] tanti concittadini migliorano la loro condizione professionale, culturale e sociale al punto che nessuno può più permettersi il lusso di sottovalutare o, peggio, di denigrare le enormi potenzialità di Veglie.” […] (Direttore di Fiamma Tricolore)

Concordo con questi pensieri estrapolati dal contesto. Non mi soffermo ad elencare nomi, anche perché non conosco tutti quanti, ma so per certo che a Veglie sono residenti moltissime persone di grande cultura e che si prodigano in diversi campi per dare lustro alla cittadina, senza pretendere alcunché di tornaconto. Non avranno la notorietà di Michele Placido, ma sicuramente, oltre a essere persone stimate, amano Veglie. E questo, dovrebbe contare.

Resta l’argomento finanza. Lo si sa, le risorse sono sempre limitate e senza queste, non si va lontano. Perciò, quelle poche che esistono sarebbe bene farle circolare a casa. Michele Placido se n’è andato col compenso pattuito; più che giusto: chi è chiamato a prestare la sua opera deve essere remunerato.
Ma l’interrogativo resta: quella retribuzione, divisa tra le Associazioni Culturali di Veglie, non avrebbe potuto regalare più soddisfazione a tutti i cittadini?

dania


AAA cittadino benemerito cercansi
E’ l’osservare un Veglie che va a differenti velocità, come se ognuno corresse in proprio, che mi inquieta…
dania
7/01/2008