E' abitudine di molti, politici e non, soffermarsi solo su alcune parole e, a volte, giocare con le stesse.
La Biblioteca è stata inaugurata, un grande bene ne dovrebbe derivare ai cittidini, un grande impegno è stato preso dall'Amministrazione tutta.
Inviare un invito alla partecipazione ai consiglieri di opposizione e quindi, agli ex sindaci, non è neanche lontanamente la stessa cosa di un invito personale come riconoscimento del lavoro eseguito e dell'imegno profuso nell'ideare un'opera. Se poi vogliamo continuare a giocare con le parole pensando di avere di fronte non dei cittidini con le loro idee e la loro intelligenza, ma tanti piccoli burattini... il discorso allora cambia.
Lasciamo stare l'inaugurazione dell'ex convento (forse inopportuna nel contesto) e gli eventuali abbagli, lasciamo stare la differenza tra "invito" e "presenza".
Siamo cittadini di Veglie, vogliamo poter esprimerci, vogliamo poter dire "grazie" a chi lo merita o lo ha meritato e non a chi sfoggia sorrisi a destra e a manca.
Sono belle e, in alcuni periodi, importanti le barzellette su un palco; ma anche il lavoro onesto di decine di cittadini è importante.
Vorremmo dire "grazie" a chi si dà da fare per permettere che lavoratori, artigiani siano effettivamente aiutati nel loro lavoro, nel loro sviluppo; soprattutto in un periodo così difficile conme quello attuale.
Sembra, infatti, che si possa essere eletti sindaci, assessori, consiglieri e non si debba lontanamente rendere conto del proprio operato. Ognuno sembra che possa andare al "Palazzo" e possa fare a disfare senza tante preoccupazioni. Se una qualsiasi minoranza riesce a bloccare o a controllare qualcosa, allora tutto va bene, diversamente non c'è il minimo controllo... E i cittadini? Non sono liberi di esprimere il proprio parere? Non sono liberi di giudicare l'operato di chi ha deciso di dedicarsi all'Amministrazione di un paese? Nono sono liberi di capire perché alcune cose vanno per un verso ed altre per versi diversi? Non sono liberi di dire "Tu, assessore, non stai combinando nulla per il paese? Perché ti sei fatto eleggere? Dov'è la tua dignità?".
Non sono liberi?!?
Greco ha proposto alcune opere ed alcuni modi di operare, altri sindaci hanno proposto altro, perché non permettere loro di avere il loro giusto posto? Le beghe interne devono rimanere beghe interne, politiche, ma non andare oltre. Carlà e Greco, in questo caso, non erano affatto semplici "consiglieri di opposizione"; lo sono soltanto politicamente. Riconoscere il giusto e l'errore è una delle più dignitose capacità umane.
Io ho certamente sbagliato riferimento alla locandina... ma non sono questi gli errori seri e/o voluti.
E' fastidioso pensare che alcune iniziative siano così prese a cuore, magari si desidera che vengano ingrandite e migliorate, mentre altre (frutto non di una persona, ma di decine di persone) vengano bistrattate.
Acquistiamoci il rispetto dei cittadini, di tutti, ma in modo serio.
Penna Claudio
Ad ognuno il suo...
Penna Claudio
9/01/2008
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