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Molti di noi l’hanno conosciuta attraverso la sua collaborazione alla trasmissione televisiva “Forum” dove, con la saggezza di chi ha studiato a fondo la questione, spesso arbitrava dispute fra coniugi. La sua attenzione era sempre accentrata sul più debole e, quando si trattava di separazioni di coppie con figli minori, instancabilmente ricordava che a divorziare erano i mariti dalle mogli e le mogli dai mariti, ma mai i figli dai genitori. A volte, per rendere meglio l’idea, Tina Lagostena Bassi concludeva i suoi verdetti ricordando le parole della poesia di Kahlil Gibran, tratta dal libro “Il Profeta”:

I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie dell'ardore che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso voi, ma non da voi,
E benchè vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Poichè essi hanno i loro propri pensieri.

Potete dar dimora ai loro corpi ma non alle loro anime,
Poichè le loro anime vivono nella casa del domani, che neppure in sogno vi è concesso visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.

Poichè la vita non va mai indietro e non indugia con l'ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccate.

L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi piega e vi flette con la sua forza perchè le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell'Arciere:
Poichè come ama la freccia che scaglia, così Egli ama anche l'arco che è saldo.

Kahlil Gibran

dania