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Seduta consiliare dell’ 11 marzo
La seduta dell’11 marzo è stata aperta alle ore 10,10 ed è stata chiusa alle ore 10,30.
Presenti 19 consiglieri (12 della maggioranza e 7 di minoranza). Sono intervenuti: un consigliere di minoranza e il Sindaco.

ORDINE DEL GIORNO
In apertura di seduta, a nome di tutta la minoranza, è stata letta la seguente dichiarazione:
Il Consiglio Comunale perde qualsiasi dignità e funzione quando il sindaco non mantiene le promesse fatte nel Consiglio del 19 febbraio e quando attacca sulla stampa locale la minoranza al di là di qualsiasi critica politica.
A leggere l’intervento di Fai, pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 23.02.2008, con il titolo ”Dall’opposizione solo una valanga di accuse infondate”, è facile concludere che il sig. Fai è molto nervoso. A grandi palate riversa sull’intera minoranza accuse diffamatorie. E, con le sue arroganze ed omissioni, Fai continua ad essere benzina gettata su un clima socio-politico locale mai così grave e infuocato come quello che si respira da tre anni a questa parte.
Fai è nervoso perché politicamente sente puzza di bruciato intorno. La sua amministrazione è al capolinea. Politicamente è isolato. La sua adesione al Partito Democratico, in compagnia di un solo consigliere comunale su 13, ha reso ancora più visibile questa sua debolezza. Fai è nervoso perché è riuscito a dire di no a 20 osservazioni sottoscritte da 300 cittadini nei confronti di due provvedimenti che stanno a cuore anche alla minoranza (zona PIP e progetto della Veglie-Torre Lapillo) dopo due consigli comunali, il primo dei quali sciolto per il venir meno della maggioranza. E si tratta di osservazioni serie e fondate. Ma che colpa abbiamo noi?
In secondo luogo, l’intervento di Fai sulla Gazzetta del Mezzogiorno è diffamatorio ed è ben oltre la critica politica.
Lo “smarrimento” di due fascicoli relativi all’impianto di conglomerati bituminosi è un dato certificato dall’Ufficio Tecnico e dai Carabinieri di Veglie. Invece, “argomento falso” (perché non provato) è il sostenere da parte di Fai che i fascicoli “sono fuori posto a causa di un errore d’archiviazione verificatosi nel 2004”. E come fa a dirlo? Non possono essere stati smarriti in questi mesi? E perché ha fatto di tutto per tenere nascosta e ai margini della discussione in consiglio comunale di luglio la presenza dell’impianto per il quale non si trovano i fascicoli?
Fai sostiene che per espropriare un terreno basta una “puntuale e adeguata pubblicità attraverso quotidiani e manifesti pubblici”. Ma, anziché perdere tempo per accusare la minoranza, perché non risponde ai proprietari, già sul piede di guerra, che chiedono: “Sindaco, sei falso ora che scrivi queste stupidaggini o sei stato falso il 3 luglio 2007 quando con la tua maggioranza hai deliberato ‘di inviare avviso dell’avvio del procedimento, ai sensi dell’art. 11 del DPR 327/01, ai proprietari delle aree incluse nei piani PIP’?
Infine, ci rendiamo conto che è umiliante per Fai sentirsi dire che ha adottato il progetto PIP senza tenere conto dello stato di attuazione del PRG. Il progetto ha invaso una zona di rispetto ed è stato redatto su un canale dell’AQP. Ed è ancora più umiliante sentirsi dire che, sommando i vari impegni (ingannevoli?) presi con atti ufficiali, la somma degli ettari previsti per zona PIP non è 25 al massimo ma quasi 29 ettari.
Se Fai è incappato in errori evidenti ed imperizie, se per avviare la realizzazione delle nuove aree PIP l’amministrazione Fai ha impiegato tre anni, ma che colpa abbiamo noi?
E’ un coro unanime: Veglie sprofonda. Da tre anni è senza un sindaco autorevole e credibile. Fai e compagni hanno sposato la logica di fare le cose (o così far apparire), purché sembri che si facciano, anche contro il rispetto di regole e leggi. Questa logica ha portato a risultati amministrativi pari a zero e a un clima sociale sempre più difficile in cui emergono con evidenza prepotenze e ingiustizie amministrative.

Qualche cittadino se la prende anche con noi della minoranza, dicendo che non facciamo abbastanza per arginare i disastri di questa amministrazione. Noi da soli non bastiamo. Invochiamo l’intervento degli organi istituzionali deputati a prevenire fatti o misfatti più gravi.
Ma tutto dipende da Fai, che, anziché guardare allo sfascio che lui stesso sta producendo e trarre le dovute conseguenze, se la prende con il dito che glielo indica.

Esame e discussione dell’ordine del giorno:
1) Realizzazione di un’area mercatale in zona PEEP a Veglie (Delibera CIPE 25/2005) –
Approvazione variante definitiva ai sensi dell’art. 16 della L.R. 13/01.
L’approvazione definitiva dell’area mercatale, avviata dalla passata amministrazione, è stata unanime.

2) Esame mozione Prot. n.14961 del 28-11-2007, avente ad oggetto: “Realizzazione di media struttura di vendita M2 - negozi di vicinato e residenze in via Leverano”.
Dopo la lettura della mozione è venuto meno il numero legale per l’uscita dall’aula di due consiglieri di maggioranza e la seduta è stata sciolta.

Antonio Greco tratto dal sito: www.antoniogreco.org


Messaggi ai Vegliesi di A. Greco.
Seduta consiliare dell'11 marzo 2008: il punto di vista dell'opposizione
A. Greco
11/03/2008