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Seduta consiliare del 20 maggio

La seduta del 20 maggio è stata aperta alle ore 10 ed è stata chiusa alle ore 11,15.
Presenti 21 consiglieri (14 di maggioranza e 7 di minoranza). Sono intervenuti: quattro consiglieri di minoranza e il Sindaco.

ORDINE DEL GIORNO

1) Lettura ed approvazione verbali sedute del 19.2.2008 e dell’ 11.3.2008
Approvazione all’unanimità con il rinvio di due verbali di delibere (nn.15 e 16) per accertamenti sulle presenze dei consiglieri alla trattazione degli argomenti.

2) Voti affinché si adottino provvedimenti disciplinanti l’installazione di impianti fotovoltaici nel territorio del Comune di Veglie.
Nella seduta consiliare del 23 aprile era stato presentato dalla minoranza un ordine del giorno. Per il venir meno del numero legale per l’allontanamento dall’aula di quattro consiglieri della maggioranza, il Presidente del Consiglio era stato costretto a rinviare l’ordine del giorno alla seduta odierna.
L’ordine del giorno chiede la regolamentazione di un altro aspetto delle energie alternative riguardante gli impianti di fotovoltaico per produzione inferiore a 1 MW. Anche in questo caso si può benissimo parlare già di “fotovoltaico selvaggio”. Nel solo periodo gennaio-aprile 2008, a Veglie, sono state presentate 18 domande di Dichiarazione Inizio Attività per impianti di fotovoltaico inferiori a un MW, di cui 8 per autoconsumo e 8 per produzione di energia. L’ordine del giorno invita il Sindaco a chiedere alla Regione Puglia una sospensione della applicazione della legge regionale - che consente di presentare una semplice D(dichiarazione)I(nizio)A(attività) per realizzare impianti fotovoltaici fino a 1 MW anche in zona agricola per produzione e non solo per autoconsumo - e a predisporre una bozza di regolamento comunale.
L’ordine del giorno è stato approvato da 20 consiglieri su 21. Si è astenuto solo il vice- Sindaco.

3) Interpellanza prot. n. 6463 del 14.05.2008 avente ad oggetto: “incarico, durato cinque anni (dal 2003 al 2007), alla stessa ditta esterna per recupero evasione fiscale ICI e TARSU: quanto è stato recuperato e quanto è costato l’incarico”.
L’interpellanza ha chiesto di sapere dal Sindaco
- quanto è stato recuperato nei cinque anni di incarico alla stessa ditta esterna di evasione fiscale, distintamente, per ICI e TARSU; e quanto è costato l’incarico, per lo stesso periodo al Comune di Veglie;
- quanto è l’importo di evasione, conosciuta e non recuperata, per ICI e TARSU alla data odierna;
- quando è stata consegnata all’Ufficio Tributi del Comune l’anagrafe aggiornata in possesso del professionista incaricato e se è stato redatto verbale di consegna;
- se al professionista esterno compete ancora altra percentuale sull’accertato ma non riscosso della evasione ICI e TARSU degli anni pregressi; e se questo presunto diritto è documentato ed era previsto dal contratto.

Il sindaco non ha risposto a nessuna domanda. Ha sostenuto che per ragioni di privacy non può dire il costo di un incarico esterno pagato con i soldi dei cittadini e che, cosa ancora più assurda, non era tenuto a rispondere all’interpellanza. Evidentemente su questa vicenda molto complessa e molto chiacchierata dovrà essere fatta ancora molta luce sia sotto il profilo della legittimità dell’incarico sia sotto il profilo del rispetto del Codice del Garante della Privacy in quanto l’anagrafe tributaria aggiornata è ancora in possesso di un privato (non avendo il sindaco esibito il verbale di consegna) pur essendo l’incarico scaduto il 31.12.2007. Antonio Greco


Riportiamo i MESSAGGI VEGLIESI DEL 20 maggio 2008 (n.6) di A. Greco
a cura di A. Greco
20/05/2008