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Pensavo quest’oggi…pensavo che se fossi intervenuta il 29 giugno 2007, quando il Signor Giovanni Parente aveva pubblicato sui siti vegliesi una lettera aperta dove informava proprio tutti - da Nicki Vendola fino al semplice cittadino - d’aver ottenuto dal Servizio Sanitario Locale un’ottima e tempestiva assistenza per la propria madre ottantenne, avrei cercato di spiegare che tanto clamore per una assistenza stava a confermare l’eccezionalità del caso.

Magari avrei poi aggiunto che noi del Nord, e della Lombardia in particolare, che noi sì, abbiamo un servizio efficiente, continuo e non sporadico… e avrei sicuramente esaltato l’affidabilità del corpo medico, perché qua i concorsi si vincono per meritocrazia e non per nepotismo o clientelismo, come spesso ancora capita altrove… E poi, che qualche motivo ci deve ben essere se molte persone del Sud, per farsi curare preferiscono raggiungere il Nord… E chissà quant’altro non avrei potuto aggiungere…

Milano. Qua, a due passi da casa mia, sorge l’Istituto Clinico Santa Rita, convenzionato col Servizio Sanitario Nazionale. Un complesso appena ristrutturato, che comprende Pronto Soccorso, Radiologia, Ambulatori per le visite e le cure specialistiche, nonché diversi reparti per i ricoveri.

Per guadagnare spazio, l’accettazione ha trovato posto nel salone di un caseggiato adiacente, dove ogni mattina un pienone di utenti, dopo aver premuto il tasto dell’erogatore di tagliandi numerati, aspetta di essere chiamato per pagare il ticket, senza spazientirsi perché l’attesa, che potrebbe protrarsi per due ore, era già stata preavvisata sul foglio di prenotazione. Dopodichè, con in mano la ricevuta del pagamento e seguendo le indicazioni, ognuno attraversa la strada per accedere alla clinica e raggiungere il reparto specificato, fiducioso di poter ottenere diagnosi sicure e cure appropriate.

Giugno 2008. E’ notizia di questi giorni che La Casa di Cura Santa Rita, Istituto Clinico accreditato S.S.N. Struttura polispecialistica. Aut. Reg. N. 56123 DEL 29-05-1997, è indagata dalla Guardia di Finanza.

Si pensa alla solita truffa delle prestazioni gonfiate per ottenere rimborsi dal Servizio Sanitario Nazionale, come già scoperto in altre strutture. Ma qua sono stati arrestati l’amministratore della clinica e tredici medici (per ora) con l’accusa di falso ideologico e di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. E c’è ben altro.
Ai tre medici del reparto di chirurgia toracica viene contestato il reato di omicidio volontario aggravato da crudeltà ( 5 casi) e lesioni personali gravissime (89 pazienti). Dati che potrebbero aggravarsi.

Inutile ricordare i testi delle intercettazioni telefoniche o tornare sui singoli casi già dettagliatamente riportati sulla stampa e su internet: quello che, secondo le accuse, è stato compiuto nel reparto di chirurgia toracica del Santa Rita è terrificante. Atti criminali, compiuti da medici su pazienti inermi, che avevano fiduciosamente posto nelle loro mani la propria vita. ROBA DA LAGER .

Altro che giuramento d’ Ippocrate, verrebbe da dire, ma lo evitiamo per non generalizzare, perchè non sarebbe onesto implicare in questo inferno l’esercito di sanitari che opera da sempre a favore dei malati. E’ chi ha commesso crimini sulle persone vulnerabili in quanto debilitate che deve personalmente pagare. Non dobbiamo commettere l’errore di far pagare agli altri, a quelli che da sempre si dedicano ai pazienti con professionalità, dedizione e umanità. Ligi al loro giuramento, al quale hanno sempre tenuto fede.

Ora che l’Azienda Sanitaria Regionale ha revocato al Santa Rita la convenzione i pazienti dovranno essere dirottati altrove e per tanti i tempi d’attesa si faranno lunghi e oltremodo angosciosi.

Intorno alla struttura è tutto un formicolare di gente che vuol sapere o testimoniare. Il personale si raggruppa in capannelli, vedendo vacillare il posto di lavoro.

Risorgerà l’Istituto Clinico Santa Rita? C’è da augurarsi che il lavoro dei tanti sanitari, uomini di buona volontà, sappia farlo purificare da quello strato di melma vergognosa col quale lo ha ricoperto un manipolo di avidi ed infimi individui, usurpatori del titolo di medico.

dania, 9 giugno 2008