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La nostra storia

Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo un cortile e qualche mucchietto di sabbia.

Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.

Noi che il ‘Ciao’ si accendeva pedalando.

Noi che non suonavamo al campanello ma gridavamo per chiedere se c’era l’amico in casa.

Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città… (e la città con la ‘D’ era sempre Domodossola.

Noi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.

Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l’album ‘Panini’.

Noi che avevamo il ‘nascondiglio segreto’ con il ‘passaggio segreto’.

Noi che ci divertivamo anche a nascondino e piangevamo se nessuno veniva a cercarci.

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava avvolgerle con la ‘bic’.

Noi che al cine usciva un cartone animato ogni dieci anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro.

Noi che sentivamo i 45 giri nel mangiadischi e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos’è.

Noi che le barzellette erano Pierino e un francese, un tedesco e un italiano.

Noi che ci emozionavamo per un bacio sulla guancia.

Noi che si andava in cabina a telefonare.

Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi che andavamo a letto dopo il Carosello.

Noi che suonavamo il campanello e poi scappavamo.

Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo la tintura di iodio e più era rosso più eri bravo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.

Noi che a scuola si andava da soli e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava due.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul quaderno, a casa era il terrore.

Noi che le ricerche le facevamo su ‘Conoscere’, mica su Google.

Noi che si poteva stare fuori in bici tutto il pomeriggio.

Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.

Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché cominciava il buio.

Noi che il 1° novembre era ‘Tutti i Santi’, mica Halloween.

Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.

Noi che avevamo il grembiule per non consumare i vestiti.

Noi che all’oratorio le caramelle costavano 5 lire.

Noi che avevamo Bartali e Coppi.

Noi che non avevamo i mercatini dell’antiquariato dove troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli…

Noi che le mamme mica ci hanno visti con l’ecografia.

Noi…che certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.

Questa è la nostra storia…

Da Silvano Guglielmi


La nostra storia:A quelli più o meno della mia età può diventare nostalgia; gli altri diranno: di che parla?
Silvano guglielmi
23/06/2008