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Al di là delle facili strumentalizzazioni in questi giorni circolate… “Il nostro intento – spiega il sindaco Fai – è quello di partecipare ai rappresentanti delle Amministrazioni interessate i contenuti dettagliati del progetto della Oil Salento con il proposito di approfondire ogni suo aspetto tecnico e ambientale. Al di là delle facili strumentalizzazioni in questi giorni circolate, rispetto all’iniziativa in questione, il nostro primo interesse rimane quello di verificare puntualmente la sussistenza, non solo di correttezza procedurale e di rispetto della normativa di riferimento, ma anche della presenza di ogni possibile garanzia per la salute dei cittadini, la tutela del territorio agricolo e la salvaguardia degli insediamenti turistico-ricettivi dell’area. Per tale ragione – conclude il primo cittadino – proporremo a tutti i sindaci di sottoscrivere insieme un documento dal quale emerga una posizione comune rispetto ai temi ambientali sollevati in questi giorni”. Gentilissimo Sig. Sindaco del Comune di Veglie, noi vegliesi siamo profondamente convinti della sua volontà a voler “governare” questo nostro paese, specialmente in momento di crisi come quello attuale.
Che lei debba amministrare questa irrequieta caterva di persone è risaputo, ma che la speranza dei suo cittadini di essere ben amministrati sia ridotta al lumicino è una sensazione che viviamo con una certa frequenza. L’argomento Oil Salento e la scelta di convocare i sindaci dei paesi limitrofi al territorio di Veglie, senza aver sentito prima i suoi concittadini, è una scelta che rimarca la scarsa considerazione che lei ha dei suoi concittadini vegliesi.
Nel leggere il comunicato stampa dell’Ufficio di segreteria sorprende, e non poco, la decisione di aver saltato a piè pari il dialogo, il confronto, la discussione nell’ambito del nostro paese.
Sappiamo che in Consiglio comunale ad una interpellanza sulla Oil Salento, la sua risposta è stata quella di leggere una relazione del tecnico comunale preposto, la quale sosteneva che tutto si svolgeva secondo quanto previsto dalle leggi, salvo poi il fatto che, a distanza di qualche settimana, in seguito ad un controllo di un altro tecnico comunale, veniva ordinata la sospensione dei lavori di adeguamento del pomodorificio in sansificio per delle irregolarità. Ben poca cosa questa, è vero. Ma non era tutto in regola?
Un progetto di tale portata, per essere realizzato, richiede quella che una volta veniva chiamata “volontà politica”.
Anche questo è risaputo. Se una amministrazione non vuole che nel proprio territorio non si realizzino determinati progetti, certamente, quel progetto non verrà mai realizzato. Letto al contrario vuol dire che lei, Sig. Sindaco, e la maggioranza che la sostiene alla guida del nostro paese, vuole questo sansificio. Che si abbia il coraggio di esternare le proprie convinzioni piuttosto che farne altre del tipo “Al di là delle facili strumentalizzazioni in questi giorni circolate, “.
No. Le parole hanno un significato e un peso, Sig. Sindaco, qua non si parla di strumentalizzazioni, ma si parla di come pesano i veri 13.000 ql si sansa vergine trifasica che il sansifico dovrà lavorare ogni giorno per almeno sessanta giorni l’anno, come pesano i 3.400 ql circa di nocciolino d’ulivo prodotti ogni giorno dalla lavorazione della sansa e come peseranno i 10,000lt/h di acqua che verranno emunti dalla falda di un pozzo privato. Impatto ambientale? Potrebbe essere anche un valore per il nostro comune campanile.
Un discorso a parte merita una mia paura, nella speranza che non sia già un progetto in fase avanzata di studio. E’ possibile che nelle finalità societarie, previste nell’atto costitutivo,ci possa essere anche “la produzione di energia elettrica”. Se questo fosse vero, Sig. Sindaco!! Se questo fosse vero, vorrà dire che, nel giro di pochissimo tempo avremmo a Veglie oltre al sansificio, una centrale elettrica che brucerà il nocciolino prodotto in loco e, penso, non solo quello prodotto dal sansificio.
Allora cominciamo a fare un po’ di conti: 3400 moltiplicato i circa 60 giorni di operatività di un sansificio fa 204 .000 ql di nocciolino che verrebbero bruciati a La Casa. E poi ne verrebbe bruciato anche dell’altro importato? Se questo dovesse avverarsi altro che santificio!
E io essendo anche proprietari, alla pari dell’Oil Salento, del cielo in cui verranno diffusi i fumi di combustione e della falda a cui verranno emunti i notevoli quantitativi di acqua che vantaggio ne avrei? Si è mai pensato ad una ipotesi di royalty compensatrice per il paese? E prima ancora si vuol capire se il sistema di combustione è tra i più moderni o appartiene a quelli del passato, magari riciclato da qualche vecchio impianto, con significativa quantità di diossina prodotta e diffusa nell'ambiente?
Allora Sig, Sindaco, perché lei considera ignoranti, inutili, indegni di una pur minima attenzione i cittadini vegliesi e convoca, tout court, i sindaci dei paesi vicini per “sottoscrivere insieme un documento dal quale emerga una posizione comune rispetto ai temi ambientali sollevati in questi giorni”.
Ma perché “i temi ambientali vanno discussi con i sindaci dei paesi vicini,” e non con i suoi concittadini? E’ questa una domanda la cui mancata risposta sembra essere un chiaro insulto alla dignità civica, intellettiva di quelli che lei amministra.
Con stima e con rammarico
La redazione di veglieonline.
Al di là delle facili strumentalizzazioni in questi giorni circolate…
la redazione
11/08/2008