Il silenzio del PD e la fuga delle responsabilità.
Nel dibattito, sul nascente sansificio, presente su veglie-news e su veglie-online, emerge un gruppo di persone curiose ed interessate a sapere di più su quando accade nel nostro territorio. Questa curiosità, alimentata dall’impegno civile dei rispettivi siti, è foriera di consapevolezza civica e di crescita sociale. Solo dalla circolazione delle idee si potrà così passare alla proposizione di soluzioni che, invece di essere prese nel chiuso del palazzo, saranno verificate e condivise da tutti i cittadini interessati alla tutela dell’ambiente.
Infatti, su proposta della direzione di veglie-online, è nato un comitato per l’ambiente, che sta cercando di coinvolgere intorno alla vicenda le popolazioni dei comuni limitrofi. Ciò che i siti, presenti a Veglie, stanno offrendo è un lavoro lodevole che merita la massima attenzione,. Loro sono i nuovi strumenti della comunicazione e hanno l’opportunità di informare quanti non sarebbero disposti ad ascoltare, qualora l’iniziativa fosse presa da altri. E in questa, come in altre occasioni, non si stanno tirando indietro. L’opposizione presente nelle istituzioni e la rete, piaccia o non piaccia, stanno supplendo alla fuga delle responsabilità e al silenzio del Partito Democratico, che non ritiene di aver nulla da dire su una vicenda così articolata e complessa come la costruzione di un sansificio a Veglie.
Ne possono essere di conforto altri assordanti silenzi locali, come quello: dell’Idv, dei Verdi, di Rifondazione Comunista, dei Comunisti italiani, della Sinistra Democratica, che certificano la morte della politica.
Il centro-sinistra e la sinistra radicale, sui possibili saccheggi delle risorse non rinnovabili: suolo, aria, acqua, salute, non possono distrarsi. Dinanzi a decine di aziende agricole preoccupate della loro attività produttive non possono distrarsi. Verso l’impresa che utilizza i posti di lavoro come arma di ricatto, inscenando teatrali occupazioni municipali, non possono distrarsi. Né possono distrarsi verso l’operato di assessori subalterni a logiche bottegaie.
La crescita, ammesso che si stia parlando di corrette attività imprenditoriali, basata sul degrado ambientale, sullo sfruttamento di esigue risorse naturali come l’acqua e sulla minaccia di centinaia di aziende agricole e di alcune attività agro-turistiche non è sostenibile. Ogni crescita deve essere inclusiva e a beneficiarne debbono essere proprio quei cittadini vegliesi che preoccupati della propria salute si organizzano in comitati e intervengono sempre più numerosi sui siti e sulla stampa. Non è pensabile, ne può funzionare che un’attività imprenditoriale possa comportare un peggioramento della situazione economica della maggior parte della popolazione.
L’opinione pubblica percepisce imbarazzi e furbizie e continuerà a percepire il PD sempre più distante e le urne rimarranno, ancora una volta e per chissà quanto tempo, vuote.
In molti vedranno in questo intervento: macchinazioni, strumentalizzazioni e tutto il bagaglio alimentato dal retro-pensiero, nessuno si sentirà coinvolto, molto continuerà come prima.
Mentre sarebbe necessario farsi coinvolgere dall’ampio schieramento sociale e politico, che pretende dai detentori delle concessioni tutte le garanzie di legalità, di trasparenza e di verifica a salvaguardia delle attività economiche e della salute dei cittadini. Ma questo in un altro tempo e in un altro paese.
Giovanni Caputo
IL SILENZIO DEL PD E LA FUGA DALLE RESPONSABILITA'.
giovanni caputo
16/08/2008
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