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Una sola persona, un architetto comunale, può firmare un'autorizzazione. Può emettere un atto dirigenziale. E' stato fatto!

Su un impianto colossale, forse tra i più grandi d'Italia, una sola persona - mentre si discuteva, mentre si facevano riunioni con i vari sindaci, mentre mezzo paese era in rivolta, mentre i medici discutono sulla eventuale pericolosità dei fumi e dell'n-esane, una sola persona ha deciso per tutti ed ha autorizzato il colossale impianto della OilSalento.

La legge lo permette!

E' stato sufficiente forse vedere le carte, forse vedere che queste erano in regola (pur essendo chiaro che non si trattava di un semplice scambio tra pomodori e altro prodotto agricolo); è stato sufficiente vedere la mega-portata dell'impianto, è stato sufficiente vedere l'eventuale produzione di energia elettrica dello stesso impianto, è stato sufficiente vedere cosa sta succedendo nei vari sansifici della zona (ed anche in quelli lontanissimi,come Milano), è stato sufficiente sapere che il Salento è al primo posto per i tumori ai polmoni, è stato sufficiente sapere che - non è ancora chiaro perché - qui nel Salento c'è una incredibile stagnazione dei venti e delle scorie mediterranee, è stato sufficiente vedere quanti morti al mese, per tumore, ci sono a Veglie, è stato sufficiente tutto questo per apporre in tutta fretta la propria autorizzazione.
Quanta lungimiranza!
Adesso sembra una storia già rivissuta da pochissimo tempo.
Se abbiamo gli attributi a posto dovremmo revocare quell'autorizzazione, si dovrebbe capire che Veglie ha una sua Amministrazione e che ha ancora qualche barlume di potere che utilizza dalla parte della collettività e non di interessi privati... e chi paga? La ditta ovviamente chiederà i danni (è già stato annunciato). Non è ovviamente un ricatto; è la conseguenza di una firma. Veglie ha già vissuto qualcosa di molto simile, con gli stessi personaggi!

Un sansificio non sarebbe male per bruciare la propria sansa; ma un colosso realizzato in tutta fretta, con diversi aspetti poco chiari (vedi gli alberi di ulivo espiantati, qualcuno dice "rubati", ma senza denuncia), un colosso che potrebbe bruciare sansa fino a creare una centrale elettrica meriterebbe un confronto serio con tutte le parti in causa; meriterebbe una rassicurazione alla cittadinanza fatta come si deve. Se c'è tanto astio in giro significa anche che non c'è molta chiarezza. Quando manca la chiarezza forse si vuol nascondere qualcosa.