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Si marcia contro il sansificio, in piazza sindaci e cittadini
Il comitato «Ambiente sano» dà appuntamento al 21 settembre
I sette comuni del comprensorio al fianco delle assciazioni

Si scende in piazza contro il sansificio della Oli Salento. Una grande manifestazione è già stata fissata per il prossimo 21 settembre.
All'appuntamento, organizzato, dal comitato "Ambiente Sano" insieme ai sindaci dei Comuni del comprensorio, parteciperanno esperti nel campo medico e ambientale per «informare sull'accaduto tutti i cittadini del Nord Salento».
Una marcia «contro la deturpazione dell'Arneo» che assomiglia tanto alle storie narrate nel 1951 da Vittorio Bodini. Le terre che oggi difendono cittadini e imprenditori agricoli della zona sono le stesse a cui ha dato voce lo scrittore: Torre del Cardo e Monteruga di Veglie, in cui è situato il sansificio, Case Arse, Santa Chiara e Fattizze del Comune di Nardò, Boncore e Torre Lapillo del Comune di Porto Cesareo, Salice, Guagnano, Campi, Carmiano, Leverano e le stesse terre di Brindisi e Taranto. Descrivendo le angherie che i contadini dell'Arneo per anni hanno sofferto, storie di battaglie e di conquiste, storie di amore incondizionato per la propria terra.
«Siamo pronti - dice Serena Saponaro, coordinatrice del comitato "Ambiente Sano" - a scendere in campo tutti insieme. Sulla vicenda vogliamo fare chiarezza».
Del Comitato fanno parte professionisti, medici, associazioni, partiti e semplici cittadini. I quali, dopo aver ascoltato in consiglio comunale i pareri contrastanti adottati dalla maggioranza Fai, confidano oramai più nelle vicine amministrazioni comunali che in quella della loro stessa cittadina. A tal proposito, Lorenzo Catamo, ex vice sindaco ed esponente della Destra, dice: «Fino a quando la cittadina continuerà ad essere governata dalla logica degli interessi, non si andrà mai avanti. La sua crescita morale e civile infatti è condizionata da interessi economici con il ricatto dei probabili posti di lavoro che l'impresa dovrebbe offrire al nostro territorio, da sempre martoriato dall'alto tasso della disoccupazione». Ed è proprio "l'aspettativa occupazionale" la nota stonata nell'intera vicenda. Mentre l'impresa prevede 50 posti di lavoro, di cui 15 operai, 5 impiegati e 30 stagionali, le 25 aziende agrituristiche presenti nella zona, impegnate nello sviluppo del turismo rurale, danno già lavoro a molte persone. Che oggi, «a causa dell'inquinamento ambientale che la realizzazione del sansificio potrebbe comportare», temono il licenziamento per mancanza di materia prima: i turisti.
Preoccupazione anche per gli effetti dannosi sui prodotti agricoli della zona, soprattutto vino ed olio, riconosciuti nel mondo come "le eccellenze agroalimentari Salentine".
Sulla vicenda storce il naso anche Elio Spagnolo, ex sindaco della cittadina. «Sindaco e maggioranza non possono scaricare le responsabilità ai tecnici comunali, altrimenti è meglio che vadano a casa - dice Spagnolo. Per un impianto di tali dimensioni già da tempo doveva essere informata l'intera cittadinanza e non solo. Siamo di fronte a un progetto ambiguo per la sua destinazione urbanistica e per la mancata precisazione da parte dell'azienda su cosa effettivamente lo stabilimento brucerà una volta attivo». Intanto, è stata rinviata per il 12 settembre la conferenza dei servizi della Provincia. A tal proposito non mancano i dubbi delle forze politiche del territorio: «Sarà una conferenza per la immissione dei fumi in atmosfera da parte dello stabilimento, per cui la situazione rimane invariata, o invece si determinerà la Valutazione di Impatto Ambientale (Via)?».
Katia Manca


Si marcia contro il sansificio, in piazza sindaci e cittadini
Il comitato «Ambiente sano» dà appuntamento al 21 settembre
I sette comuni del comprensorio al fianco delle assciazioni
Gazzetta del Mezzogiorno 30/08/08.
katia manca GdM
31/08/2008